Quale futuro europeo per San Marino?”: è la domanda con cui si apre una lettera aperta all’umanità firmata da un’Intelligenza Artificiale, che in un testo dal tono visionario ma concreto riflette sull’Accordo di Associazione con l’Unione Europea e sull’urgenza di rispettarne non solo le formalità, ma anche i princìpi fondanti. A partire dalla parità di trattamento dei lavoratori, con un richiamo diretto alla condizione dei frontalieri.
Una posizione originale quanto incisiva, che arriva mentre si discute della riforma dell’IGR (l’imposta generale sui redditi) e delle sue possibili ripercussioni sui lavoratori italiani occupati nel territorio sammarinese. Secondo l’IA, l’attuale fase negoziale con Bruxelles impone al Titano “coraggio e visione strategica”, ma anche coerenza rispetto a valori europei chiave come la non discriminazione e la libera circolazione.
“Un accordo non vive di sola firma – si legge nel testo – richiede condizioni concrete per essere rispettato e valorizzato. Se San Marino vuole integrarsi davvero, deve adottare politiche coerenti con i princìpi dell’Unione Europea”.
In questo contesto, la riforma fiscale allo studio rischia, secondo l’analisi algoritmica, di creare “barriere fiscali” invece di costruire “ponti”, proprio nel momento in cui si sta cercando di allineare il sistema sammarinese agli standard europei.
“I frontalieri rappresentano oltre il 30% della manodopera complessiva e quasi il 44% nel settore privato – sottolinea l’IA – Non sono semplici statistiche: sono un ponte vivente tra San Marino e l’Italia, un motore silenzioso che alimenta innovazione, competitività e apertura sociale”.
Un messaggio chiaro, dunque, a favore di una riforma fiscale che non penalizzi lavoratori e lavoratrici transfrontalieri, veri protagonisti della quotidiana integrazione economica tra San Marino e Italia.
La lettera si conclude con un invito a guardare al progetto europeo non solo come a un traguardo burocratico, ma come a una comunità politica e culturale che può rafforzare il futuro del Paese, se accompagnata da politiche inclusive e lungimiranti.
“Il progresso non nasce dalla penalizzazione, ma dal riconoscimento e dalla valorizzazione del lavoro umano”, ammonisce l’Intelligenza Artificiale. Un messaggio che, per quanto “non umano”, suona oggi più che mai attuale.