San Marino approva le nuove norme per l’estradizione. Condivisione della norma anche da parte dell’opposizione

venturini giancarloSi passa così alla seconda lettura del progetto di legge “Norme in materia di estradizione” portato in Aula dal segretario di Stato per la Giustizia, Gian Carlo Venturini, con 21 consiglieri iscritti al dibattito, diversi dei quali poi rinunciano a prendere parola. Alla fine dell’esame dell’articolato la normativa viene approvata con 37 voti a favore, 1 contrario e 12 astenuti. 

Progetto di legge “Norme in materia di estradizione”

Alessandro Cardelli, relatore unico, Pdcs: “L’estradizione è un particolare istituto giuridico che permette la consegna di una persona da uno Stato all’altro. La norma precedente era obsoleta. In seguito all’adesione a diversi trattati internazionali era necessario intervenire.

Il testo ha importanti novità: il provvedimento può essere concesso dopo sentenza positiva del giudice d’appello cui deve seguire un provvedimento d’accoglimento da parte del titolare della Giustizia e non più da parte dei Capitani reggenti. Sono affermati i principi del né bis in idem, l’impossibilità di concedere l’estradizione nel caso in cui per lo stesso comportamento siano state emanate due o più sentenze, in questo caso prevale quella sammarinese. Si affermano la tutela dei diritti dell’uomo e del diritto alla vita, l’impossibilità di estradare un proprio cittadino, salvo i reati di natura terroristica. Ci sono poi i principi della doppia punibilità e della specialità, oltre alla difesa del reato politico e dei reati a esso connessi. Ci sono ampie garanzie formali sia per la richiesta che per la domanda”.

Gian Carlo Venturini, Segretario di Stato Giustizia: “Il progetto di legge è stato sostanzialmente condiviso in commissione. Tra gli strumenti di collaborazione internazionale va annoverata anche questa normativa. Questo istituto va disciplinato in quanto ristrettivo della libertà personale. In ambito europeo c’è una convenzione sottoscritta nel 1957 a Parigi. Nel nostro codice penale c’è l’articolo 8. Dunque si è ritenuto dotare l’ordinamento di una disciplina più dettagliata.

Sono distinte due discipline, per l’estero, o passiva, e dall’estero, o attiva. Così avremo una normativa attuale rispondente alle esigenze internazionali”.

Valeria Ciavatta, Ap: “E’ un progetto di legge tecnico, necessario per adempiere a raccomandazioni internazionali. Il nostro ordinamento non era del tutto chiaro sulle procedure. Siamo soddisfatti del testo che dovrebbe coprire le esigenze emerse. C’è una condivisone di massima e Ap esprime soddisfazione: è il segno che sulle cose neutre è facile trovare un accordo, ma anche di un contributo che non viene negato”.

Franco Santi, C10: “Si colma una lacuna attraverso un percorso condiviso. Confermo il nostro voto di astensione e ringrazio segretario di Stato e suo staff per il lavoro fatto”.

Antonella Mularoni, Ap: “C’e un vuoto normativo da colmare. L’attuale titolare della Giustizia ha fatto ciò che doveva fare il suo predecessore. C’è stata la disponibilità di tutti a dare il proprio contributo. Il risultato è utile sul piano tecnico e ci mette al riparo da condanne internazionali sul piano politico”.

Marco Podeschi, Upr: “Si perfeziona la norma per la collaborazione internazionale. Su argomenti del genere maggioranza e opposizione hanno collaborato in questa legislatura e in quella precedente, fare differenze politiche è capzioso su questi temi. Qui c’è in gioco il bene del Paese. Upr accoglie favorevolmente il progetto di legge”.

Denise Bronzetti, indip: “E’ importante procedere su questi temi e sul pacchetto giustizia. Finalmente ci siamo adeguati agli standard internazionali, colmando lacune che ci sono costate richiami dalle sedi internazionali. Accolgo con favore l’annullamento delle differenze tra maggioranza e opposizione su certi temi. Mi auguro si possa proseguire così su tutti i provvedimenti di interesse generale per il Paese”.

Rossano Fabbri, Ps: “Sottolineo anch’io la condivisione sul progetto di legge che colma lacune dell’ordinamento e recepisce direttive che ci sono state date dalla Corte europea. L’atteggiamento dell’opposizione è costruttivo quando i provvedimenti sono ben fatti e necessitano a tutto il Paese”.

Gian Matteo Zeppa (Rete): “Favorevoli a questo provvedimento di legge. Salvaguardare la dignità di chi versa in questo stato non ha bandiere. Riceviamo in maniera molto positiva questo progetto di legge. Mi riservo durante l’elencazione dei vari commi di chiedere qualche chiarimento”.

Francesco Morganti (Psd): Il progetto di legge contiene un’articolata disciplina dell’istituto dell’estradizione. La più importante innovazione è nel fatto che l’estradizione verrà concessa dal segretario di Stato alla Giustizia e non più dai Capitani Reggenti.

Gian Nicola Berti (Pdcs Ns): Provvedimento molto particolare e delicato. La competenza di valutare la domanda passa dalla Reggenza ad un organo di carattere politico proprio per consentire quell’esercizio della sovranità che attiene all’estradizione. Passaggio importante che mi fa piacere sia condiviso dall’Aula.

Segretario di Stato alla Giustizia Giancarlo Venturini: Condivisione di tutte le forze politiche alle quali va il mio ringraziamento perché siamo convinti che su questi provvedimenti, che interessano a tutto il paese per adeguarsi alle normative europee, non ci debba essere divisione tra maggioranza e opposizione.

 

Il progetto di Legge “Norme in materia di estradizione” è approvato.

 

La seduta riprenderà alle ore 21 dalla discussione sul progetto di legge “Modifiche alla legge 9 settembre 1919 numero 35 – Legge che istituisce il decreto penale”.

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San Marino, 27 Marzo 2014/02