Istanza d’arengo n.4 “affinché gli incentivi per l’inserimento lavorativo degli invalidi e dei portatori di deficit siano previsti anche con riferimento al rilascio delle licenze individuali”. Il segretario di Stato per l’Industria Fabio Righi non dà un’indicazione in positivo o in negativo e ricorda sia l’impegno sull’inclusività sia che “c’è già una serie di incentivi per attivare una licenza autonoma per chi è soggetto di invalidità e può svolgere attività lavorativa”. Occorre anche tenere conto dei riflessi sul bilancio, conclude.
Gian Matteo Zeppa di Rete apre il dibattito “sbigottito dalla risposta del segretario di Stato. Abbiamo fatto tante modifiche di legge e questa Istanza va moralmente accettata. Ci sono pochi commenti da fare”. Si associa Zanotti: è “deludente l’intervento del segretario di Stato. Il tema merita più attenzione, si tratta di avere il coraggio di affrontare l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità”.
Libera ha presenta un progetto di legge aperto, ma “non sono arrivate risposte. Servono incentivi e tutele perchè i disabili possano realizzarsi nell’attività a cui aspirano”.
L’Istanza “equipara” il lavoratore subordinato a quello autonomo, è “corretto, giusto e doveroso”, fa notare Milena Gasperoni di Noi per la Repubblica. “L’attività autonoma va fortemente favorita e si può dare una mano a persone disabili”.
Per Valentini “l’Istanza ci chiede un approfondimento, di uscire dalla mentalità per cui alla disabilità associamo l’impossibilità lavorativa. Possono anche lavorare meglio. Ci vuole un po’ di fantasia”, ma si può intervenire.
Zafferani di Repubblica futura segnala “la latitanza sul tema di governo e maggioranza”. Serve “una legge nuova al più presto. L’Istanza è legittima e non problematica. Aiutiamoli: se ci sono incentivi per chi assume lavoratori disabili, si possono riconoscere a chi si mette in proprio, Non capisco la posizione neutra del governo”.
Anche per Bronzetti, “in attesa di un potenziamento delle norme, è giusto accogliere l’Istanza, per equità, perchè oggi è impossibile accedere ad alcuni strumenti”. Inoltre “siamo ancora in attesa del regolamento che consente ai percettori di pensioni di invalidità di iscriversi alle liste Michela Pelliccioni di Domani Motus liberi non capisce la polemica sul segretario di Stato, “il Parlamento è sovrano”. Nel merito condivide “la necessità di una revisione generale della normativa legata al lavoro delle persone disabili. Un assegno di invalidità non deve essere il limite massimo di ricchezza da raggiungere, ma un ristoro”. Occorre “concepire delle facilitazioni bancarie” e “in tema di incentivi vanno ponderate le varie situazioni”.
Pure a Belluzzi sembra “strano disimpegnarsi su questioni così importanti”. Libera sostiene l’Istanza, prosegue, “bastano due articoli ben costruiti per dare un risposta. In una collettività come la nostra possiamo dare possibilità di realizzarsi”.
L’Istanza viene approvata con 30 voti favorevoli e un non voto. Dire