San Marino. Approvato il bilancio di previsione 2016 di 536 milioni di euro. Solo per l’ISS vanno 332 milioni

soldiApprovato il bilancio di previsione dello Stato per il 2016. Sono 536 i milioni di euro messi in conto ai quali l’Aula ha dato il via libera dopo una vera e propria maratona che ha visto anche momenti di grande tensione come l’affossamento della maggioranza sull’emendamento (dalla stessa presentata) sull’aumento della tassa dei servizi che resta al 3 per cento.
Nel previsionale la parte del leone, per quanto riguarda la spesa, la fa – naturalmente – l’Istituto per la sicurezza sociale con i suoi 332 milioni di euro. In questo ambito restano in attesa di una risposta i medici che, attraverso la loro neonata associazione, hanno chiesto prima di tutto l’assunzione del personale precario al fine di stabilizzare reparti, garantire un’alta qualità delle cure e la competitività grazie alla presenza di personale qualificato non reperibile sul mercato interno. Una risposta che i medici si attendono entro la fine del mese di gennaio, altrimenti sarà sciopero.
I primi capitoli della Finanziaria sono dedicati ai bilanci del settore pubblico allargato che, oltre all’Iss, vede ai primi posti per spesa previsionale l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici che si assesta sui 122 milioni di euro per quanto riguarde le entrate mentre per le uscite sono previsti 125 milioni. Gli altri settori, pur con i loro considerevoli bilanci, sono decisamente più bassi, come l’Azienda Autonoma di Stato dei Lavori Pubblici per la quale sono stati previsti circa 37 milioni di euro sia in entrata che in uscita.
Per il bilancio dell’Università si attesta sui 7 milioni di euro, mentre quello del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese, si ferma a poco più di 5 milioni. Nei capitoli di spesa figurano l’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima il cui bilancio previsionale arriva a poco meno di 600mila euro e quello dell’ente di Stato dei Giochi a 240mila euro.
Per quanto concerne le Poste San Marino, società per azioni, sono previste entrate per 5 milioni di euro, a fronte di costi per che dovrebbero, invece, assestarsi sui 5 milioni e 800 mila.