San Marino. Approvato il progetto di legge in seconda lettura “Cooperazione fiscale internazionale”

Palazzo pubblico, ara dei volontariL’Aula affronta quindi il comma 16, il Progetto di legge in seconda lettura “Cooperazione fiscale internazionale”, presentato dal segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni. “E’ una legge prettamente tecnica, in ambito economico e finanziario- spiega all’Aula il segretario di Stato- discende dalla scelta fatta da San Marino per essere tra quei Paesi che adottano lo scambio di informazioni”. Conferma quindi la scelta del Titano di “essere un Paese collaborativo e trasparente- prosegue il segretario di Stato- inserito a pieno titolo nella comunità internazionale”. Concluso il dibattito, inizia l’esame dei 54 articoli del provvedimento. I lavori si interrompono con l’approvazione dell’articolo 17 e riprenderanno in seduta notturna.

Di seguito un estratto dei lavori odierni.

Comma 16. Progetto di Legge “Cooperazione Fiscale Internazionale”, 2nda lettura

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato: “E’ una legge prettamente tecnica, in ambito economico e finanziario, discende dalle scelte fatte da San Marino per essere tra quei Paesi che adottano lo scambio di informazioni. La scelta quindi di essere un Paese collaborativo e trasparente, inserito a pieno titolo nella comunità internazionale. Dal G20 del 2009 fu adottata la risoluzione dove i grandi Paesi indicavano, rispetto ai Paesi off shore, di porre in essere tutti gli strumenti necessari per fronteggiare l’evasione e l’elusione internazionale. Da questo summit scaturisce il modello Ocse di scambio di informazioni automatico, per rendere trasparente i sistemi di ogni Paese aderente e che abbia necessità di ricevere o dare informazioni su transazioni e oggetti di interscambio multilaterale. Da questo primo passo del 2009 si è progressivamente arrivati a Jakarta 2013, con l’adozione di standard internazionali. San Marino ha fatto poi un’altra scelta importantissima l’anno scorso ad ottobre. Abbiamo deciso di essere tra i paesi più virtuosi che scambieranno i dati dal 2017, insieme ad altri 50 Paesi. San Marino ad ottobre ha infine firmato un altro accordo, il Fatca. Sono scelte irreversibili per San Marino e ha fatto bene. Non farle avrebbe portato a provvedimenti da parte della comunità internazionale. Ci ricordiamo bene la black list italiana ai tempi di Tremonti. Noi abbiamo scelto la trasparenza e la collaborazione e su questo andiamo avanti. I riconoscimenti degli organismi internazionali ci confortano sul fatto che siamo sulla strada giusta”. 

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs: “E’ stato messo in atto un ragionamento fortemente politico. Con questo progetto di legge si vuole arrivare a una trasparenza e a una comunicazione fra Stati che possa permettere di mettere San Marino al massimo delle condizioni. Scambio su richiesta, scambio automatico che dal 2017 diventerà attuale e di norma per i 28 Paesi dell’Ue. Ufficio centrale di collegamento (Clo) sarà quel collettore che dovrà fare da trade union con le amministrazioni fiscali degli altri Stati. Serve un potenziamento della struttura. Credo che vada evidenziato il fatto che il rilancio economico debba basarsi sulla trasparenza. Fondamentale per chi vorrà venire a investire a San Marino l’aspetto della residenza. Forte sostegno a questo progetto di legge che ha una valenza politica molto forte su come San Marino è cambiato e vuole cambiare nei prossimi anni.”
Marco Podeschi, Upr: “Questo provvedimento di legge è un provvedimento molto specifico. Iniziamo ad avere tante Autorità ed istituzioni. Aif, Banca Centrale e a questo punto l’ufficio centrale di collegamento. In prospettiva la Repubblica di San Marino deve uniformare quello che fanno queste istituzioni rispetto ai soggetti vigilanti. Nella legge si fa riferimento più volte alla possibilità di avere una sorta di polo di competenze in materia di fiscalità internazionale. Nella mia idea però Segretario andrebbe creato un dipartimento per le politiche fiscali internazionali all’interno del dipartimento Finanze”.
Luca Beccari, Pdcs: “Io credo che come abbiamo avuto modo di discutere nel corso della presentazione in prima lettura siamo di fronte a un passaggio importante verso l’adeguamento agli standard internazionali in materia di cooperazione fiscale internazionale. La genesi di queste normative si ritrova nel G20 del 2009 a Londra. Tutti gli Stati rinunciano a prerogative e peculiarità legate a regimi favorevoli per andare a abbracciare un modello condiviso dove si possono sviluppare le relazioni economiche fra Stati. San Marino oggi ha sicuramente un ruolo diverso rispetto a quello di 4/5 anni fa per il recepimento delle direttive internazionali. Non ci limitiamo più solo a recepire ma forniamo anche il nostro contributo. Questo è un provvedimento strutturato: un bene per il nostro Paese al di là di quelle che possono essere le difficoltà per l’implementazione. Essere oggi in una black list di qualunque tipo significa scoraggiare gli imprenditori perché significa avere problematiche nella divisione dei dividendi, nella deducibilità dei costi e dunque sicuramente non favorisce chi vuole avviare attività economiche nel pieno rispetto delle leggi e della trasparenza. Non fermiamoci qui. Non è con la conformità agli standard che si fa economia. Ma sarebbe stato difficile parlare di sviluppo se le basi da cui parliamo non fossero quelle della conformità agli standard internazionali”.

Gian Carlo Capicchioni, segretario di Stato, replica: “Con la nostra riforma fiscale abbiamo cambiato modo di pensare nel prelievo fiscale. Eventuali nostri concittadini che detengono risorse o capitali all’estero, ancorché non dichiarati o dichiarati in parte, oggi potrebbero vedersi chiedere informazioni da San Marino. Un ulteriore strumento che permetterà all’amministrazione finanziaria di eseguire ulteriori accertamenti in merito. Norma molto importante. Non solo un aspetto tecnico ma un aspetto politico di grande importanza”.
Andrea Belluzzi, Psd: “Questa normativa è il recepimento di un modello standard internazionale. Ma volevo rimarcare il compiacimento del Psd perché siamo convinti che il futuro del nostro Paese passa per la cooperazione internazionale. Su questo ci siamo sforzati con grandi costi per adeguarci alle migliori normative internazionali. E’ giunto però il momento di alzare il ditino nelle sedi opportune e cominciare a chiedere che siano anche gli altri Paesi ad adeguarsi alle nostre richieste e a soddisfare le nostre richieste, nei termini previsti dagli standard. Oggi non siamo più soggetti passivi di molti procedimenti ma siamo soggetti attivi. Noi lo sforzo l’abbiamo fatto ed ora pretendiamo lo facciano anche gli altri. Dal recupero dei crediti in Italia fino alle rogatorie e agli scambi di informazioni”.
Gerardo Giovagnoli, Psd: “Avremo possibilità anche noi di chiedere informazioni ai nostri cittadini che hanno investito. Dato che ora abbiamo gli strumenti non è escluso che in futuro potremmo essere noi a presentare una volontay disclosure. Così da richiamare in Repubblica quei capitali illeciti portati fuori dal nostro territorio. L’approvazione di questo provvedimento per l’adeguamento agli standard internazionali in materia di cooperazione fiscale è un passo in avanti per tutti”.

In serata prosegue  e si conclude l’esame dei 54 articoli del Progetto di legge in seconda lettura “Cooperazione fiscale internazionale”, presentato dal segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni. Durante i lavori non sono presentati emendamenti dalle forze di minoranza, né da quelle di maggioranza, le uniche proposte di modifica al testo sono quelle avanzate dall’esecutivo, tutte poi accolte dall’Aula. Il provvedimento viene infine approvato senza voti contrari: sono 43 i voti a favore, 2 gli astenuti.

Comma 16. Progetto di Legge “Cooperazione Fiscale Internazionale”/ approvato con 43 voti a favore, zero contrari e 2 astenuti.

Dichiarazioni di voto

Marco Podeschi, Upr: “Il gruppo consiliare Upr vuole dichiarare voto favorevole a un provvedimento che nasce da due accordi internazionali. Ci sono contenuti consequenziali a scelte che come Upr abbiamo confermato in questa legislatura”.

Zafferani, C10: “Anche noi siamo a favore di questo progetto di legge che rappresenta un passo in avanti significativo per il Paese. Non siamo intervenuti in Aula per il carattere prettamente tecnico della norma, ma è una norma che fa compiere passi in avanti rispetto procedure di trasparenza. Ciò che anni fa sembrava impossibile, in Aula oggi diventa realtà”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “A nome di tutta la maggioranza esprimiamo il voto favorevole. Colgo occasione di ringraziare le forze di opposizione che si sono espresse in modo favorevole al provvedimento, è il degno coronamento di uno sforzo profuso dal Paese che la politica ha tradotto in modo coerente e uniforme in passi verso la trasparenza. Questa è la ciliegina sulla torta, a conclusione di un percorso che aveva trovato all’inizio forti resistenze, qua siamo invece all’adesione di uno scambio di informazioni globale. Credo che con un pizzico di orgoglio possiamo dire di essere tra i primi a conformarci a questo standard e fa piacere che tutta l’aula si sia espressa a favore del provvedimento. Inizia una nuova stagione anche rispetto all’effettività di quello che andiamo a decidere oggi. Ripeto la positività di tutta la maggioranza e il voto favorevole”.

Paride Andreoli, Ps: “Dichiaro il voto favorevole del gruppo socialista”.

San Marino, 23 Novembre 2015/02