“Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa” diceva Peter Druker, economista austriaco, naturalizzato statunitense.
Ma chi è che prende la “decisione coraggiosa” se non il titolare dell’impresa o i soci che hanno deciso di mettersi insieme per realizzarla? Non tutti però possono ricoprire tali ruoli, infatti in ogni paese esistono norme specifiche che fissano certi paletti per diventare titolari di una impresa.
San Marino negli anni ha modificato profondamente tali regole e requisiti, anche di recente, prevedendo un elenco piuttosto preciso di situazioni e condizioni che impediscono di diventare socio, amministratore o membro del Consiglio di Amministrazione di una S.r.l. o di una S.p.a.
Le norme sammarinesi infatti stabilisco che sia che si tratti di sammarinese, sia di un forense, non devono verificarsi specifiche condizioni:
a) risulti condannato, nella Repubblica di San Marino o all’estero, con sentenza penale passata in giudicato, a pene restrittive della libertà personale per un tempo superiore a due anni, per misfatti contro il patrimonio, contro la fede pubblica, contro l’economia pubblica o per traffico di sostanze stupefacenti, commessi negli ultimi quindici anni; oppure risulti condannato con sentenza penale passata in giudicato, per corruzione, utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, frode fiscale, usura, bancarotta fraudolenta o riciclaggio, per misfatti commessi negli ultimi quindici anni; oppure ….