San Marino. ARRESTATA, DAI CARABINIERI DI URBINO, LIDIA VENTURINI ALL’USCITA DEL CONFINE DELLA CERBAIOLA PER TRAFFICO DI COCAINA.

CARABINIERI COCAINAQuattro ordinanze cautelari per chiudere l’indagine “whisky e coca(ina)” condotta dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Urbino che ha smantellato un traffico di sostanze stupefacenti radicato nel Montefeltro.

Dopo cinque mesi di indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Simonetta Catani sono stati eseguiti i provvedimenti cautelati: uno in carcere, un altro agli arresti domiciliari e gli altri due con obbligo di presentazione emessi dal Gip del Tribunale di Urbino Vito Savino.

E’ finita in manette Lidia Venturini, 44 anni, cittadina sammarinese già arrestata per spaccio di cocaina nel suo paese.

Accertato che il quartetto operava nel Montefeltro dal 2012 vendendo a terzi, soprattutto artigiani e industriali del luogo circa un etto di polvere bianca al mese al prezzo di 100 euro al grammo. Corriere Adriatico

 

I carabinieri di Urbino hanno stroncato un fiorente traffico di cocaina tra la Repubblica di San Marino ed il Montefeltro, facendo scattare le manette ai polsi di quattro persone. Una banda che usava un collaudato meccanismo che usava la frontiera come “barriera” alle indagini. Tanto che i militari, per agire, hanno dovuto attendere che la fornitrice “sconfinasse” in Italia.
Si tratta di Lidia Venturini, 44enne sammarinese già conosciuta sul Titano per precedenti specifici, accusata di essere la fornitrice del coetaneo campano Domenico “Mimmo” Faticati, residente a Macerata Feltria, che si occupava di smerciare nella zona di Mercatale, Macerata, Sassocorvaro e Casinina.

Gli scambi avvenivano sempre in casolari isolati a ridosso della frontiera per limitare al massimo i rischi. Faticati, poi, si appoggiava su una coppia italiana di Casinina, I.S. e B.F, per lo spaccio al dettaglio nel quale eccelleva soprattutto la donna, grazie al suo lavoro come barista in un pub della zona.

Tanto che nascondeva lo stupefacente tra le bottiglie: da qui il nome dell’operazione, “Whisky e cocaina”. I carabinieri urbinati, per agire, hanno dovuto attendere che la Venturini attraversasse i confini del Titano ed hanno avuto la loro occasione mercoledì, quando la donna avrebbe dovuto recarsi dal dentista a Rimini. Ma sulla sua strada ha trovato i carabinieri che hanno fatto scattare le manette.

Secondo i militari, i 4 riuscivano a smerciare almeno un etto di cocaina al mese, vendendola a 100 euro al grammo. Il Messaggero

 

PER SAPERNE DI PIU’:

– https://giornalesm.com/san-marino-confermata-la-condanna-per-spaccio-di-cocaina-per-i-sammarinesi-luca-tabarrini-e-lidia-venturini-32367/