Arrestato per spaccio di cocaina l’altro ieri pomeriggio dall’unità di polizia giudiziaria della Gendarmeria l’albanese Eder Spathi. Coinvolta nel grosso giro di spaccio di stupefacenti anche sua moglie, la sammarinese Sara Mazza, da cui ha avuto un bambino poco tempo fa e proprio per questo motivo gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. Entrambi sono disoccupati nullafacenti.
Dopo 2 mesi di appostamenti h.24, che ha coinvolto dieci uomini della Polizia Giudiziaria della Gendarmeria comandata dal tenente Stefano Bernacchia, si è scoperto un grosso giro di spaccio di stupefacenti (cocaina) nella Repubblica di San Marino che coinvolgeva anche altre persone, sempre sammarinesi, denunciati a piede libero quali assuntori di cocaina.
L’organizzazione criminale vedeva all’apice il noto albanese Eder Spathi, domiciliato in Repubblica, ex barista di un albergo del Titano e già arrestato nella notte del 25 ottobre 2014 all’uscita del casello autostradale di Fano assieme alla guardia di rocca Paride Renzi con addosso, allora, oltre 70 grammi di cocaina.
Gli agenti della Gendarmeria hanno perquisito sia l’appartamento di Spathi che quello di un altro consumatore di cocaina recuperando circa 110 grammi di cocaina e 40 grammi di mannite.
L’unità dal reparto operativo e di polizia giudiziaria comandata dal tenente Bernacchia è stata coadiuvata dal Commissario della legge Antonella Volpinari e ultimamente, per le autorizzazioni del 27 novembre tra cui anche l’arresto, dal Commissario della legge Alberto Buriani.