Ecco che cosa scrivono gli inquirenti nel mandato di arresto dell’ex Segretario di Stato Gabriele Gatti del 17 Ottobre 2015:
Il metodo Gatti. Le accuse degli altri associati ? Le dichiarazioni dei vari sodali concordano nel definire il ruolo di Gabriele Gatti: «tramite Fin Project, per la costituzione della stessa, dovetti pagare un contributo che venne quantificato in 800 milioni di lire. Consegnai il denaro contante dei libici a Roberti il quale mi disse che sarebbe servito per pagare la Democrazia Cristiana ed in particolare Gabriele Gatti. Credo che la somma di 150 milioni di lire fosse destinata allo stesso Roberti quale intermediario, come da lui dichiarato […] per la costituzione della Pradofin [altra finanziaria riconducibile a Bruscoli] non ho pagato alcun contributo perché l’aveva fatta Roberti per un politico italiano di cui non ricordo esattamente il nome. Non sapevo di essere titolare di una ulteriore [la terza] licenza relativa alla Uninvest sa già Cofin sa le cui azioni sono state cedute a Colombini Ermes. Se così è una operazione che ho fatto come prestanome di Roberti […] Avrò fatto il prestanome solo per chiedere la licenza, era prassi» (Gian Luca Bruscoli).
Quanto alla tangente a Gatti per Banca del Titano «con riferimento alla Banca del Titano, la presenza di una dazione […] è resa palese dalla stessa contabilizzazione a bilancio di una spesa di 10 miliardi di lire. Dietro a questa voce, […] si cela un contributo. Gatti e Galassi dissero che il “contributo” della Banca del Titano serviva per coprire la perdita di Nuova Rete, un’avventura televisiva mai riuscita che appunto aveva cagionato un buco di tre miliardi di lire. Quanto alla destinazione dell’ulteriore somma posso solo fare illazioni e ritenere che anche la cifra residua abbia avuto una destinazione politica » (Stolfi). (…)
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