Ecco che cosa scrivono gli inquirenti nel mandato di arresto del 17 Ottobre 2015 che ha portato al cautelare di Gabriele Gatti:
‘‘L’ascesa e la carriera politica di Gabriele Gatti ? Negli anni ‘90 con il venir meno di molti degli esponenti che, nei decenni precedenti, avevano retto la cosa pubblica sammarinese, si è affermata una mentalità più spregiudicata: i meccanismi clientelari e di finanziamento occulto ai partiti, già ampiamente utilizzati per la costruzione del consenso elettorale (Menicucci: «si pagava già ai tempi, quando c’era ancora la Clara») potevano essere utilizzati non solo per conservare lo status quo, ma anche per accrescere la forza elettorale del singolo politico (Menicucci: si dice che vi fosse un «finanziamento enorme per voti da Argentina al PSD, a Paride Andreoli, ai socialisti»). Così, il Partito Democratico Cristiano, guidato dal suo leader Gabriele Gatti, si è guadagnato un enorme potere divenendo l’ago della bilancia della politica sammarinese. La minore motivazione ideologica della classe dirigente ha lasciato spazio a comportamenti sempre più individualisti, con una intensificazione sempre maggiore di episodi di corruzione e di arricchimento personale, a scapito dell’interesse generale.
Per raggiungere questo obiettivo, nel corso del tempo fu elaborato un metodo molto efficace, che consisteva, in parte, nel finanziamento occulto dei partiti politici ed, in parte, nel voto di scambio e nelle pratiche clientelari. Il sistema favoriva i politici al governo, che, occupando posizioni di potere, potevano promettere e distribuire favori e risorse pubbliche in cambio di voti e fedeltà.
Allo stesso tempo, questo sistema ha fatto proliferare i centri di potere occupati dalla classe politica, configurando un sistema farraginoso, in cui l’assenza di reale autonomia amministrativa e decisionale ha agevolato la condivisione del potere degli affari tra persone delle istituzioni ed esponenti dell’economia («Pie [Pier Marino Menicucci], se a me mi rompono il cazzo…io vado in Italia e li faccio diventare matti, comincio a fare l’elenco, il conto Mazzini quanti sono 2 milioni, 3 milioni da Tizio, da Caio, dove è la corruzione, e dico andate a interrogare il Vescovo? Perché il Vescovo? Negri, perchè il Vescovo una volta lì a Domagnano, eravamo io, lui, aveva voluto incontrare Papi di Banca Centrale e il Presidente della Fondazione, come si chiamava? Marco Ferrini… mica è morto..un buono… Marco Ferrini, a un certo punto lui faceva un’analisi della situazione di società civile nel torpore perché hanno avuto una vita facile, stipendi e io devo dirtelo… mi spiace… è una classe politica che ha messo in tasca tanti di quei soldi … disse “che cosa se ne fanno che non possono neanche farli vedere. Non li possono spendere. Come quello [Gatti] che quando cambia macchina la prende sempre uguale. Però 81 milioni di euri ce li ha”»: Roberti).
Per preservare il potere i partiti tradizionali sono diventati un comitato elettorale per fabbricare voti con filiali sparse nel Paese e all’estero. Le ingiustizie ed i danni prodotti dal clientelismo, dal voto di scambio, dalla corruzione erano in parte mitigati (quanto alla percezione) e giustificati in nome di un benessere che, tuttavia, non proveniva affatto dallo sviluppo economico quanto piuttosto dall’indebitamento pubblico.” (…)
/ms