San Marino. Arresto Gatti. I Libretti “Euro 1” ed “Eurolandia. La ricostruzione dei commissari inquirenti sulla vendita della Polichem. Citati Luigi Moretti e Carlo Giorgi

Moretti

Ecco che cosa scrivono gli inquirenti nel mandato di arresto del 17 Ottobre 2015 che ha portato all’arresto di Gabriele Gatti:

I Libretti “Euro 1” ed “Eurolandia”Sul conto corrente n. 01/03/00243, intestato a Gabriele Gatti, acceso in data 9.4.2002 presso la Banca Agricola Commerciale sono stati versati, complessivamente 1.573.904,01 euro.

Al momento dell’accensione (9.4.2002), sul conto sono stati versati 416.391,45 euro in contanti derivanti dall’estinzione del libretto n. 01/01/10/54312 denominato “Euro 1” acceso presso la Cassa di Risparmio. Tale libretto era stato acceso in data 29.3.2001 da Paolo Valli, socio della Wonderfood s.a., mediante girofondi per l’importo di 800.000.000 lire, con contestuale addebito del conto corrente 2/01/01/0006829 intestato allo stesso Paolo Valli e al fratello Stefano Valli. I fondi usati per alimentare il libretto “Euro1” derivavano da un finanziamento erogato dalla Cassa di Risparmio per 5.000.000.000 lire, per l’acquisto di un immobile da adibire a sede della citata Wonderfood.

Paolo Valli ha usato una parte del finanziamento per accendere (in data 23.11.2001) un ulteriore libretto al portatore (n. 01/10/54974), denominato “Eurolandia”, sul quale è stato versato 1.500.000.000 lire. Il libretto “Eurolandia” è stato estinto il 21.12.2001 da Luigi Moretti, il quale ha accreditato l’intera somma sul libretto n. 00/000722541 denominato, anch’esso, “Eurolandia”, che era stato acceso il 29.11.2001 presso il Credito Industriale Sammarinese. Contestualmente all’accensione, Moretti ha disposto dal libretto Eurolandia-CIS un bonifico di 720.000.000 lire a favore del libretto n. 00/000/722566 “Novembre”, acceso (lo stesso giorno) da Carlo Giorgi. La residua somma di 780.000.000 lire è stata prelevata in contanti da Luigi Moretti (all’atto dell’estinzione del libretto) con due distinte operazioni (500.000.000 – 280.000.000).

Il libretto “Novembre” è stato estinto in data 14.12.2009. Esecutore delle operazioni fu lo stesso Carlo Giorgi, che ha utilizzato la provvista per eseguire ripetute operazioni di investimento in titoli, per emettere assegni circolari a lui intestati e, in minor misura, per prelevamenti di contanti.

Le operazioni sopra descritte, come accennato, si collocano nell’ambito di una complessa operazione finanziaria ed immobiliare condotta dai soci di Wonderfood. La famiglia Valli era, da tempo, alla ricerca di una nuova sede dal momento che gli spazi di cui disponeva sulla base di un contratto d’affitto erano divenuti troppo angusti. Il mercato immobiliare, tuttavia, non offriva grandi occasioni. Per la difficoltà di reperire una soluzione conveniente, i Valli decisero di rivolgersi all’allora Segretario per gli Affari Esteri, Gabriele Gatti. Di lì a poco vennero «contattati dall’architetto Luigi Moretti, il quale prospettò la possibilità di acquisire l’area occupata dalla Polichem sa. Quest’ultima società era proprietaria di un’area a Rovereta assai ampia e già utilizzata a fini produttivi. […] L’operazione immobiliare si sarebbe sostanziata nella acquisizione da parte di Wonderfood dell’intero pacchetto azionario della Polichem s.a., così da acquisire la proprietà anche dell’area adibita a stabilimento aziendale e relative adiacenze» (Paolo Valli). Una volta perfezionata l’operazione, «non meravigli[a]» che una somma consistente sia stato «incassato» da Gabriele Gatti, il quale, d’altro canto, aveva subito specificato ? tramite l’Arch. Luigi Moretti ? che il «contributo» richiesto era superiore al miliardo di lire» (Stefano Valli).

Quanto agli altri “incassi”, essi avvennero all’insaputa dei Valli: «con Moretti, che come ho detto ci aveva procacciato l’operazione, era stato concordato che il pagamento in favore di Polichem sarebbe avvenuto in parte tramite la banca e in parte tramite libretti al portatore», ma senza che fosse prevista una mediazione a favore di Moretti e, tanto meno, a favore di Carlo Giorgi (Stefano Valli: «Né Moretti né Giorgi avevano titolo per prendere quei quattrini»). «Giorgi, era stato incaricato dalla parte venditrice, in quanto la Polichem era iscritta all’ANIS», mentre la Wonderfood all’OSLA. «Il segretario dell’Anis, dunque, non aveva nessun titolo per ricevere […] 720 milioni di lire» (Paolo Valli).

In effetti Carlo Giorgi non ebbe particolari meriti: «non [ha] mai incontrato la famiglia Valli durante la trattativa e non [ha] avuto alcun ruolo nella trattativa». Si limitò a segnalare all’Arch. Moretti di aver saputo che Polichem intendeva vendere l’immobile di Rovereta. Moretti si offrì di acquistarlo o di venderlo a qualcun altro, riconoscendo a Giorgi «un compenso». Poi quando finalmente l’operazione venne conclusa, Giorgi «ricevett[e] dallo stesso Moretti circa 700 milioni di lire». Il venditore, invece, gli diede 100 milioni di lire (Carlo Giorgi).

Carlo Giorgi non era nuovo ad avventure immobiliari: «poteva capitare che un imprenditore dovesse vendere un immobile, quindi [gli] riconoscesse un compenso perché lo avev[a] aiutato a trovare un acquirente». Né si può «escludere che anche Moretti [gli] abbia riconosciuto ulteriori compensi, sicuramente non per gli importi della operazione Polichem». Ovviamente «compensi del tutto eccezionali non penso di averli dichiarati al fisco» (Carlo Giorgi).

La veridicità delle dichiarazioni raccolte durante le indagini trova conferma nella documentazione societaria: dal verbale di assemblea di Polichem del 23.11.2001, si evince un avvicendamento negli organi sociali, con la nomina di Aldo Simoncini quale amministratore unico, Milena Bernabini e Maria Cristina Ercolani quali sindaci, quest’ultima dipendente presso la Wonderfood. Dal verbale di assemblea del 20.12.2002, l’amministratore unico ha rappresentato che «è pervenuta un’offerta da parte della Wonderfood s.p.a. per l’acquisizione dell’immobile» che, «in considerazione della situazione generale, deve essere attualmente valutata perché potrebbe costituire un’ottima opportunità». Viene, dunque, deliberata la vendita dell’immobile, conferendo i relativi poteri ad Aldo Simoncini. (…)

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