San Marino. Arresto Podeschi. “Alla Baruca serve un medico”

I legali: “Abbiamo scritto al comitato europeo contro la prevenzione della tortura.

Claudio Podeschi rimane rinchiuso nel carcere dei Cappuccini, nonostante i suoi avvocati venerdì abbiano impugnato la misura di custodia cautelare, chiedendone l’annullamento. La decisione del giudice delle appellazioni penali non è ancora arrivata. Podeschi, accusato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio, nel corso del suo interrogatorio di garanzia ha negato di avere a che fare con la gestione della Fondazione per la promozione economica e finanziaria sammarinese. Altri interrogatori al momento non sono previsti, mentre continua la sfilata di testimoni in Tribunale, e non sono nemmeno escluse rogatorie oltre confine per ascoltare gli altri coinvolti nei vari filoni dell’indagine Mazzini. L’ex segretario di Stato è difeso dagli avvocati Massimiliano Annetta e Stefano Pagliai del Foro di Firenze e Achille Campagna di San Marino. Con Podeschi nei guai, è finita anche la collaboratrice di origine slovena Biljana Baruca, detenuta pure lei in carcere.

Indagati anche Giuseppe Roberti, funzionario e socio della Banca commerciale sammarinese, il riminese Gilberto Canuti, Pietro Silva, un uomo d’affari originario di Piacenza, e due cittadini greci, Stefanos Balafoutis e Stefanos Papadopoulos.

Le ultime novità

La novità di ieri è che i legali hanno potuto fare visita ai due assistiti: “Sono provati dalla detenzione – dice a Tribuna Pagliai – ma sono entrambi determinati a fare valere le proprie ragioni. Purtroppo la signora Bilijana Baruca ha urgente bisogno di vedere un medico perché ha riscontrato dei problemi di salute, legati al fatto che non è prevista una sezione femminile del carcere. Non entro in dettagli intimi, in ogni caso abbiamo già proposta una istanza”. Non è finita qui perché la difesa di Podeschi ha anche scritto al Consiglio d’Europa, in particolare al Segretariato del Comitato Europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti: “Vi sono – spiega ancora Pagliai a Tribuna – gravi violazioni commesse dalla Repubblica di San Marino agli art. 5 e 6 del- la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e contrarie alle raccomandazioni già espresse dal Comitato nel rapporto inviato al Governo di San Marino a seguito della visita effettuata in data 08 – 11 febbraio 2008, l’ultima in ordine di tempo per la quale è disponibile un rapporto. Ad esempio i detenuti – in assenza di specifica regolamentazione sui presupposti e sui termini di suddetto regime – si trovano in condizione di sostanziale isolamento senza possibilità di leggere i giornali, colloquiare con i parenti e svolgere altre attività”.

Avvocato scusi la franchezza, ma tutte queste iniziative appaio- no un po’ come un modo per sviare l’attenzione dai fatti in questione, che pur essendo allo stato una rappresentazione dell’accusa, appaiono molto gravi…

“Le rispondo dicendole che il nostro scopo è quello di difenderci nel processo, anzi non vediamo l’ora – puntualizza Pagliai – di proporre le nostre controdeduzioni alle prove dell’accusa. Vogliamo tuttavia che vi sia anche da parte del Tribunale il rispetto delle regole e dei diritti umani così come riconosciuti dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Le garanzie della difesa devono valere dappertutto, anche a San Marino”. David Oddone, La Tribuna

 

David Oddine, La Tribunal carcere dei Cappuccini