I legali di Claudio Podeschi, lo storico esponente democristiano finito in carcere la scorsa settimana, hanno finalmente in mano gli atti dell’inchiesta del tribunale sammarinese, dopo il via libera da parte del giudice per le appellazioni Lanfranco Ferroni alla loro desecretazione.
E dalla prossima settimana faranno scattare la strategia difensiva vera e propria. Con ottime probabilità, a loro dire, di successo nel dimostrare l’innocenza dei loro assistiti. “Per ora non li abbiamo tutti, ma è normale”, spiega all’agenzia Dire uno dei legali, Massimiliano Annetta, appena uscito dal carcere dei Cappuccini dove ieri ha avuto modo di incontrare sia l’ex segretario di Stato sia la compagna Biljana Baruka.
Stanno entrambi bene, “Podeschi è rincuorato che gli atti ci siano ed è felice di potersi difendere”. Mentre Baruka ha superato un piccolo problema di salute. Una volta che gli avvocati avranno potuto esaminare tutti gli atti, confrontadosi poi con i loro assistiti, ieri non è ancor stato possibile, verrà avanzata richiesta perché sia di nuovo interrogato, dopo la “scena muta” della scorsa settimana, e “con energia chiederemo la scarcerazione”.
La difesa è convinta di potere dimostrare “l’assoluta estraneità di Podeschi a quanto glièaddebitato”.Euna prima scorsa agli atti ha confermato che “c’è una spiegazione normale per tutto”. D’altronde, sottolinea Annetta, “non abbiamo mai avuto dubbi”.
