San Marino. Arriva l’obbligo di apertura serale in Città. Per i trasgressori previste sanzioni dai 100 euro alla sospensione della licenza in caso di recidivi.

centro-storico-di-San-MarinoIl decreto 27 del 10 marzo 2014 contiene un’altra importante novità destinata a far discutere. D’ora in poi gli esercenti del centro storico di Città saranno costretti a tenere i propri negozi aperti fino alle 23 nelle sere in cui siano previsti eventi e manifestazioni particolarmente importanti.

L’obbligo, come riporta l’articolo 9 del decreto, riguarda “le attività di commercio fisso e al dettaglio e gli esercenti le attività di somministrazione di alimenti e bevande ubicati nelle vie di particolare interesse turistico” e vale per quegli eventi “di interesse turistico che si svolgono nel Centro Storico della Capitale, organizzati dallo Stato o da questo sovvenzionati o patrocinati”. All’inizio dell’anno “e comunque non appena pervenuta la delibera del Congresso di Stato di adozione della programmazione annuale” il dirigente dell’Ufficio del Turismo comunicherà alle associazioni di categoria per la diffusione fra i propri associati, all’Ufficio Industria, Artigianato e Commercio e alla Polizia Civile l’elenco degli eventi e delle manifestazioni di interesse turistico inserite nella programmazione annuale per le quali scatta l’obbligo dell’apertura serale degli esercizi commerciali.

Inoltre comunicherà “con almeno 30 giorni di anticipo”, gli eventi e le manifestazioni inserite successivamente nella programmazione annuale per le quali gli esercenti sono obbligati all’apertura serale. Il decreto prevede che il calendario degli eventi sia stilato “sentite le associazioni di categoria interessate”. Multa e sospensione dell’attività per i trasgressori. Come ogni imposizione che si rispetti l’obbligo introdotto dal governo prevede delle sanzioni per gli inadempienti. Le attività che resteranno chiuse nelle serate in cui si svolgeranno gli eventi stabiliti dovranno pagare una multa di 100 euro per ogni singola serata oggetto dell’infrazione.

Nel caso in cui lo stesso esercente violi la legge per 5 volte nell’arco dell’anno solare oltre alla multa scatta la sospensione dell’attività per un periodo da 3 a 30 giorni. Ad emettere le sanzioni sarà l’Ufficio Industria che si avvale della Polizia Civile per i necessari controlli. Bastone e carota Se da un lato dunque il governo introduce un obbligo dall’altra prevede degli sgravi per gli esercenti del centro storico. Infatti con il così detto decreto Sviluppo bis emanato l’11 marzo, ovvero quello nato dopo la decadenza del primo decreto Sviluppo per la mancata ratifica entro i 90 l’esecutivo ha introdotto alcuni benefici per le imprese del comparto turistico. In particolare l’articolo 13 prevede che queste possano godere “su richiesta, di uno sgravio contributi- voperime- si di giugno, luglio e agosto nella misura del 10% riferito ad una singola unità lavorativa assunta dalle liste di avviamento al lavoro, impiegata per ogni sede di esercizio commerciale tenuto all’obbligo dell’apertura serale”. In sostanza gli operatori pagheranno meno contributi sul dipendente che farà il turno serale “obbligatorio”. (…) La Tribuna

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