A San Marino in arrivo la truffa degli assegni scoperti provenienti dall’Inghilterra

assegni assegnoAd un ristoratore del centro storico qualche giorno fa arriva una mail con la prenotazione di un tavolo per 6 persone per pranzo per alcuni giorni per i primi di dicembre.

Al momento il ristoratore non ci fa caso e la prende come una normale prenotazione! Una come tante altre. Fa il suo preventivo e lo rispedisce, sempre via mail, indietro al richiedente straniero. Fin qui nulla di particolare. La serie di pranzi è fissata per i primi di dicembre.

Immediatamente dopo il mittente, cioè l’imprenditore inglese che aveva richiesto il preventivo (in italiano), accetta senza riserva il preventivo di circa 900 euro eseguito dal ristoratore sammarinese e dice che invierà il denaro.

A questo punto il ristoratore pretende il pagamento attraverso bonifico, paypal o carta di credito. Ma il cliente inglese a questo punto latita, per poi dire che non ci sono problemi ma che pagherà i 900 euro preventivati con un assegno.

Il ristoratore sammarinese accetta, pensando di avere tutto il tempo per incassarlo e verificare se sia coperto o meno.

Pochissimi giorni dopo, inaspettatamente, arriva un assegno di circa 5.300 sterline, circa 7 mila e 500 euro. Il ristorante esterrefatto pensa ad un errore; l’importo è troppo elevato per pagare il tavolo prenotato per dicembre. Infatti il preventivo era solo di 900 euro circa.

Pensandoci un pò, e non vedendo risposte alla sua richiesta di chiarimenti, versa in banca l’assegno pensando di dare la differenza agli imprenditori inglesi che verranno a soggiornare un po’ di giorni in Repubblica ai primi di Dicembre. L’assegno viene versato ed in banca gli dicono che servirà circa un mese per l’accredito. Per lui non ci sono problemi! Dicembre è quasi fra due mesi, ha pensato tra e se.

Fin qui nulla di strano, poi alcuni giorni dopo l’amara scoperta! Leggendo degli articoli in rete scopre che ci sono dei truffatori che usano inviare assegni inglesi a negozianti europei, chiedere la differenza eppoi far scoprire allo sventurato negoziante, poco tempo dopo, che l’effetto è scoperto. Cosicchè il ristoratore perderà oltre al mancato guadagno, i soldi della differenza di circa 6.600 euro e il costo dei pranzi.

Una cosa da far tremare i polsi.

 

Allora corre in banca per informarsi se questo è il suo caso, e cioè se lo vogliono imbrogliare. In banca dicono che non riescono a controllare il benefondi di assegni emessi da banche inglesi, fuori dalla UE, e che talvolta arriva una prima un’avviso di pagato eppoi addirittura la segnalazione di effetto scoperto cioè che non ci sono fondi sufficienti a coprire l’assegno.

Capito la truffa, e pensando di essere una futura vittima, il ristoratore non ci pensa due volte e si presenta in Gendarmeria per denunciare l’accaduto.

/ms