San Marino. (Articolo completo) Perchè hanno chiuso Asset Banca? … di Stefano Ercolani

‘‘La prima riflessione è che questa chiusura fa paura. Fa paura nel modo in cui è avvenuta. Fa paura all’imprenditore che non capisce perché, nonostante la volontà dei soci di capitalizzare la Banca, non si siano minimamente ascoltate le intenzioni di immettere capitali nell’Istituto di Credito, caso mai ce ne fosse stato bisogno’’

Sorgono spontanee molte riflessioni quando ancora nei giornali, in televisione, nei blog e siti, nei bar, nei ristoranti ed in molti luoghi pubblici di San Marino si parla della chiusura di Asset
Banca.
Riflessioni che ritornano costantemente, non solo al sottoscritto, a distanza di oltre tre
anni dall’uscita di scena dell’istituto bancario. Se ci fate caso delle altre banche chiuse se ne parla pochissimo, escludendo il caso di Banca Cis, argomento finanziario del momento.
Perché avviene ciò?
E’ possibile che dopo tanto tempo si parli di una Banca, definita anche da qualche personaggio del momento in cerca di gloria, una ‘banchetta’? Allora perché se ne parla tanto?
La prima riflessione è che questa chiusura fa paura. Fa paura nel modo in cui è avvenuta.
Fa paura all’imprenditore che non capisce perché, nonostante la volontà dei soci di capitalizzare la Banca, non si siano minimamente ascoltate le intenzioni di immettere capitali nell’Istituto di Credito, caso mai ce ne fosse stato bisogno.
Fa paura ai cittadini che, tra i vari tecnicismi poco chiari, si trovano all’improvviso minate alcune certezze sulle banche. Fa paura agli addetti ai lavori che conoscendo le organizzazioni e le strutture delle banche, non capiscono perché è potuto accadere questo ad Asset Banca in presenza di liquidità, solvibilità, presenza sul territorio e con tanto di Fondazione Culturale a servizio di molti operatori.
Non parliamo poi del risparmiatore che aggiunge all’incredulità una rabbia evidente, rispettata da pochi. Ed è così che il settore va in crisi, minato alle fondamenta.
Cosa è successo?
Tanto si è scritto sull’illegittimità della chiusura, delle cause pendenti.
Qui vorremmo solo ricordare un famoso motto che dice “segui la strada del denaro e si capiranno molte cose”: Asset Banca era funzionale ad un progetto, studiato a tavolino, per impossessarsi del potere economico in Repubblica mettendo in ginocchio alcune banche per poi prenderle a costo zero.
Progetto ‘non conosciuto a fondo’ da alcuni membri del Governo di Adesso.sm colti di sorpresa nei
primi mesi dal loro insediamento. Si perché fu il primo atto di quel governo. Appena 45 giorni dopo la sua presentazione;
la velocità di esecuzione era fondamentale.
L’allineamento di Banca Centrale, parte della Magistratura e certa Politica ai voleri di qualche personaggio esterno ed interno a San Marino permise una frettolosa, maldestra e dilettantistica chiusura di Asset Banca, Una velocità spa-
ventosa che non ha permesso di fare nessuna riflessione anche a chi ha dovuto firmare in bianco una decisione folle e scriteriata di una parte del governo di allora. Ma la fretta è cattiva consigliera e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
La seconda riflessione è una domanda: chi ha vinto e chi ha perso in questa vicenda?
Rispondo subito con la più facile.
Chi ha vinto? NESSUNO
Chi ha perso? TUTTI
Ha perso lo STATO.
In tutte le sue forme, sia reputazionali che economiche. Nessuno è venuto più ad investire seriamente a San Marino dopo la cassa di risonanza dovuta a questi episodi.
Ha perso la POLITICA. Nel triennio 2017-2019 ha dato il peggio di sé. Non che in precedenza si fosse brillato in maniera particolare, ma il Governo di quel periodo ha dimostrato una tale incompetenza dei loro componenti, imperdonabile e non scusabile per chi ha l’ambizione di governare un Paese. Ecco perché si parla di ‘cattivo’ Governo degli ultimi tre anni, troppi errori concentrati in un periodo così breve da toccare un punto quasi di non ritorno.
Ha perso il CITTADINO. Chiamato ora a fare i conti con uno Stato sempre più indebitato e con un sistema bancario in difficoltà a causa di mancati interventi, ed in casi specifici per lo meno maldestri, in termini di aggregazione, aperture di filiali estere, innovazione di prodotto,ecc.
Molti sammarinesi hanno spostato i capitali in Italia, quasi controvoglia, per sentirsi meglio tutelati.
Ha perso IL SISTEMA DEI CONTROLLI DELLE INFILTRAZIONI CRIMINALI. Ci si chiede come questo è potuto succedere. I vari passaggi della commissione di inchiesta su Banca Cis e i fascicoli aperti in Tribunale mettono in evidenza una falla che fa veramente paura a tutti.
Ha perso CHI HA TENTATO DI FARE QUESTE ABERRANTI MANOVRE, oggi rincorsi da azioni di responsabilità, alla luce delle pendenze in Tribunale.
Scrivere ed istruire come chiudere una Banca concorrente è di una scorrettezza inaudita, segno della pochezza dell’essere umano coinvolto.
Ha perso TUTTO CIO’ CHE RUOTAVA ATTORNO AD ASSET.
Non potete immaginare il dolore che si prova a perdere il posto di lavoro per un Dipendente, Funzionario o Dirigente dopo tanti anni di sacrifici all’interno di un istituto bancario, fatto chiudere senza neanche il diritto di replica.
Pensate ai fornitori, ai clienti con disagi e paure inenarrabili sulle sorti dei loro risparmi e a tutto quell’indotto che Asset
Banca aveva creato fino alla sua chiusura.
Danni che non si possono neanche quantificare, purtroppo.
Di questo ne potremmo scrivere e parlare per ore.
Ora occorre fare un’ultima e più importante riflessione: come porre rimedio a tutto ciò affinché si torni a parlare di San Marino solo in termini positivi
Stefano Ercolani