Voci che non lasciano dormire sonni tranquilli si stanno rincorrendo sul nostro Ospedale di Stato dove, analisi condotte in seguito al decesso di un paziente, avrebbero messo in luce la presenza della legionella. I fatti risalgono ad alcune settimane fa e da allora si raccontano le cose più disparate che sono arrivate in questi giorni all’orecchio della redazione. E’ per questa ragione che il nostro giornale ha ritenuto doveroso approfondire e porre un freno alle voci e provare a tranquillizzare i cittadini attraverso il racconto dei fatti così come ci sono stati restituiti da alcune fonti, che dovrà essere necessariamente integrato dai responsabili della struttura ai quali chiediamo al più presto di fare ulteriore chiarezza nel pubblico interesse. Se da un lato infatti si comprende il timore di ingenerare paure e panico, dall’altro notizie di questa portata si sarebbero dovute condividere senza sollecitazioni da parte della stampa. Dal racconto di chi si trovava in ospedale è emerso che la notte tra il 7 e l’8 agosto il nosocomio sia rimasto senza acqua calda per 12 ore a causa del trattamento di iperclorazione dell’impianto idrico. Il protocollo prevede questa procedura in caso di contaminazione dell’acqua nelle tubature della struttura, nella fattispecie quando si sospettano casi di legionella.
Una vicenda che a memoria non si sarebbe mai verificata prima. Proprio in questi giorni si è segnalato il caso di legionella all’istituto Panzini di Senigallia. Il ricovero in ospedale di una persona che per lavoro frequenta l’istituto ha fatto scattare immediatamente l’ordinanza di bonifica dell’impianto idrico. Gli uffici preposti hanno subito inviato il personale per effettuare un sopralluogo nella struttura associato a prelievi di campioni d’acqua dell’impianto idrico. E in due dei dodici campioni prelevati presso la struttura, in due stanze diverse, è stata riscontrata la presenza di ‘Legionella pneumophyla sierogruppo 2-14’, con indice di contaminazione importante. Non si sa invece al momento da che cosa abbia originato l’urgenza di procedere con la disinfezione dell’impianto idrico presso l’ospedale di San Marino. Sembra ci sia stato un caso di legionella e che il paziente sarebbe deceduto (da chiarire dove e come la abbia contratta, ndr). In seguito al decesso, avendo il paziente transitato attraverso vari reparti, si sarebbero fatte ricerche più approfondite e le analisi avrebbero rilevato la presenza di legionella in alcuni punti dell’impianto idrico per cui sarebbe stata fatta partire la procedura di iperclorazione. Le analisi, condotte dagli esperti di Bologna, sul buon esito della procedura dovrebbero ancora essere consegnate. Nel caso l’iperclorazione non si fosse rivelata efficace, si dovrebbe procedere con altro trattamento. Il rischio legato alla legionella sarebbe infatti altissimo specie in determinati reparti in presenza di pazienti immunodepressi. Non è comunque dato sapere per il momento nulla di più. Sembrerebbe questa, l’aver riscontrato la legionella, l’ipotesi più accreditata alla luce del puntuale lavoro di verifica delle fonti della nostra redazione. La speranza ora è che si risponda con i fatti a questo articolo e sempre con i fatti si tranquillizzi la cittadinanza.
Da Wikipedia – Legionella, cos’è
La legionella (Legionella Brenner et al., 1979) è un genere di batteri gram-negativi aerobi di cui sono state identificate più di 50 specie, suddivise in 71 sierotipi. Quella più pericolosa, a cui è stato collegato circa il 90% dei casi di legionellosi, è L. pneumophila. L’uomo contrae l’infezione attraverso aerosol, cioè quando inala acqua in piccole goccioline (1-5 micron) contaminata da una sufficiente quantità di batteri; quando questa entra a contatto con i polmoni di soggetti a rischio, insorge l’infezione polmonare. Finora non è stata dimostrata la trasmissione interumana diretta. Le installazioni che producono acqua nebulizzata, come gli impianti di condizionamento, le reti di ricircolo acqua calda negli impianti idrico-sanitari, costituiscono dei siti favorevoli per la diffusione del batterio.
I principali fattori di rischio che favoriscono l’acquisizione della legionellosi sono:
età avanzata
il fumo
immunodeficienza
sesso maschile
patologie cronico-degenerative
Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: si riscontrano nelle sorgenti, comprese quelle termali, nei fiumi, laghi, vapori, terreni.