San Marino. ARTICOLO INTEGRALE – Spunta un incarico al marito del Segretario Guidi, Ivan Foschi (da Repubblica Sm)

Idealmente (ma succede solo nelle favole) la politica dovrebbe perseguire il bene collettivo. Abbiamo visto come nella realtà spessissimo accada che chi se ne occupa persegua invece solamente il proprio tornaconto personale. E’ iniziata da tempo anche a San Marino la stagione delle pere indivise (fu Flaiano a parlare dell’inizio della Repubblica delle pere indivise facendo riferimento all’Italia del dopo Einaudi avendo ascoltato con le proprie orecchie il presidente Einaudi durante un pranzo chiedere ai commensali – violando l’etichetta – di dividere una pera di notevoli dimensioni con lui)”. Lasciando indietro l’etica ci piacerebbe almeno poter contare su politici capaci ma abbiamo la prova provata che quelli attualmente al governo non lo sono. Per portare a casa un provvedimento urgente come la legge cosiddetta salvabanche hanno dovuto avvalersi della stampella dell’opposizione dopo aver gettato nella spaventosa crisi in cui si trova l’intero settore. Non è allora un caso che si avvalgano di continuo di consulenti esterni pagati con soldi pubblici. E forse non è nemmeno un caso che tra quei consulenti vi siano persone particolarmente intime. Non è così passato inosservato, nemmeno se siamo ad agosto e la gente è distratta dalle ferie, l’incarico conferito dal Congresso di Stato al marito di un Segretario. A chiedere di far luce sulla vicenda sono stati i due consiglieri indipendenti Giovanna Cecchetti e Tony Margiotta che ieri hanno depositato un’interpellanza. “In data 5 agosto scorso il Congresso di Stato, – si legge nel testo del documento – sentito il riferimento del Segretario di Stato per il Territorio, l’Ambiente, il Turismo ed i Rapporti con l’AASPL, ha adottato la delibera n. 16 conferendo all’Ing. Ivan Foschi l’incarico professionale per la Direzione dei Lavori per l’ampliamento del Cimitero di Fiorentino. Tenendo conto delle tante polemiche e dubbi sollevati sulle procedure adottate in questi anni, legate alle diverse delibere di distacco amministrativo o addirittura assunzioni all’interno delle Segreterie di Stato e/o Dipartimenti di affini e/o parenti stretti e nello stesso tempo sui conferimenti di incarichi professionali, interpelliamo il Governo per sapere: a) pur ritenendo che qualsiasi soggetto che esercita la libera professione debba e possa prestare la propria opera anche all’interno della Pubblica Amministrazione, se era il caso che al coniuge del Segretario di Stato per le Finanze, fosse conferito tale incarico; b) e poter avere a disposizione tutti i nominativi di coloro che ricoprono ruoli in base alle norme vigenti, presso la Segreteria di Stato per le Finanze e di coloro distaccati presso il Dipartimento alle Finanze”. Non ci è dato sapere se qualcuno risponderà mai a queste interpellanze alla luce delle voci che si stanno rincorrendo sulla prossima dipartita di questo esecutivo. Crediamo tuttavia che i cittadini una risposta se la siano già dati molto tempo fa quando, mentre il Paese si trovava a pagare il prezzo carissimo delle scelte di un governo che aveva lasciato si scatenasse l’inferno su un istituto bancario (facendo perdere il lavoro a tanti dipendenti e impedendo ai risparmiatori di accedere ai propri conti), Ivan Foschi esultava su facebook per la caduta delle insegne di Asset Banca, istituto che, alla luce delle sentenze che hanno dichiarato illegittima la sua chiusura, ha evidentemente voluto seppellire un po’ troppo presto. Deformazione professionale?

Repubblica Sm