San Marino. Assemblea soci Carisp, la riunione slitta di alcune ore.

L’inizio era previsto per le ore 10 ma sino alla 13 l’Assemblea dei soci Carisp non è iniziata.

Il motivo è probabilmente dovuto al fatto che nella notte è stato pubblicato sul nostro sito uno stralcio dell’ordinanza Morsiani dove viene scritto a chiare lettere che il bilancio approvato dal Cda ”montepaschiano” dei -534 milioni è farlocco.

Il fatto è di per se gravissimo, perché su questo si basa l’eventuale richiesta al FMI di un prestito di circa 280 milioni di euro, è perché la vendita dei crediti Delta è stata avviata per avere liquidità da versare in cassa. Qualora si venisse a scoprire che il vero bilancio di Carisp era di -70, come il precedente Cda poi dimissionato specificava – quello che ora il governo vuole porre sotto inchiesta -, non ci sarebbe più l’emergenza conti pubblici e quindi il ricorso al debito estero.

Potremmo anche collocare in una bad bank i tanti Npl Delta e gestire il tutto con bancari sammarinesi, come si era ventilato da tempo, per cercare di recuperare quanto più possibile prima di eventuale vendita dei veri crediti non più esigibili.

Non è una questione da poco e denota come certi boiari nostrani possano aver lavorato, come scrive Morsiani, ‘‘allo scopo di favorire interessi economici terzi in danno del patrimonio amministrato” che è Carisp che è Stato.

Questa sola dichiarazione dovrebbe far dimettere (o essere allontanato) chi ha responsabilità in seno al Cda per dar vita ad un nuovo corso in grado di chiarire tutti questi aspetti oscuri e terrificanti emersi nell’ordinanza Morsiani.

In tale ordinanza oltre a delle fortissime dichiarazioni dello stesso Morsiani sull’indipendenza di quel Cda veniva inviato un avviso di garanzia al Presidente del Cda Zanotti; lo stesso è indagato quale legale rappresentante di Carisp per ”amministrazione infedele continuata” a norma dell’art. 198 , 73 e 50 del codice penale sammarinese.

Questi reati, in caso di condanna, prevedono come pena diversi anni di carcere.

 

/ms