San Marino. Asset, i correntisti dicono no alle obbligazioni Ennesimo incontro dopo il passaggio a Cassa di Risparmio: «Non firmiamo in bianco»

«Aspettiamo da sette mesi e ancora non siamo riusciti ad avere un minimo di chiarezza. Nessuno ci dà risposte». I correntisti di Asset Banca non sono più disposti ad aspettare. Si sono ritrovati lunedì sera, erano circa una settantina, e in tanti hanno posto domande agli avvocati Alessandro Stolfi e Stefano Pagliai che da settimane stanno seguendo la vicenda. Le prime impressioni sul passaggio dei conti correnti da Asset a Cassa di Risparmio non sono esaltanti. Troppi ancora i punti interrogativi che non trovano risposte. «Abbiamo più volte chiesto di vedere il documento – spiega il portavoce dei correntisti Bruno Macina – nel quali ci sono le condizioni del passaggio in Carisp. Ma non ne abbiamo avuto la possibilità e ora di questo se ne occuperanno gli avvocati. E’ un nostro diritto sapere». I timori e i dubbi sono ancora tanti, soprattutto quelli legati alla richiesta da parte di Carisp di firmare un consenso per l’assegnazione al cliente stesso di un’obbligazione emessa da Cassa per importi sopra i 50mila euro. «Il consiglio è quello di non firmare nulla a ‘scatola chiusa’ – dice Macina riportando le parole dei legali – Vincolarsi ora potrebbe essere rischioso considerando che proprio su questo punto è chiamato ad esprimersi il Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme tra qualche giorno». Ma le perplessità sono anche altre. «Non c’è una legge – spiega Macina – che obbliga ad aprire per forza un conto corrente in Cassa di Risparmio. E se nel frattempo qualcuno ha già aperto una posizione in un’altra banca e lì vorrebbe rimanere?». In sostanza, i soldi del conto Asset possono essere trasferiti soltanto in Cassa o anche in un’altra banca? «Ecco, noi questo ancora non lo sappiamo. E questo non è possibile, dopo tanti mesi di attesa e di disagi. Anche recandosi agli sportelli della banca non si riescono ad avere informazioni chiare». I correntisti di Asset pretendono chiarezza, ma intanto procedono con l’azione penale. Si va avanti, come già annunciato, con la querela e già un centinaio di persone hanno dato la propria adesione. «Certo che andiamo avanti e vogliamo andare fino in fondo – conferma Macina – In tanti hanno già aderito e molti lo faranno nei prossimi giorni». Il Resto del Carlino

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