I correntisti hanno vinto la prima battaglia, non è per nulla scontato che vinceranno anche la guerra. Al loro fianco si sono schierati gli ex vertici di Asset Banca partecipando alle serate pubbliche promosse dal comitato guidato da Bruno Macina e alle manifestazioni. Prioritario è infatti fare in modo che dopo sette mesi i correntisti rientrino in possesso dei loro soldi. Interesse di Asset Banca non è certo quello di accelerare il passaggio in Cassa di Risparmio ma è necessario dare un segnale forte e chiedere a gran voce la soluzione di un problema che ha scatenato il panico non solo tra i correntisti, molti dei quali titolari di aziende che hanno dovuto chiudere i battenti. Molto resta ancora da fare e non è chiaro quando, come e se i correntisti potranno rientrare in possesso dei propri soldi. E’ più di un dubbio quello che ci si sia affrettati ad annunciare il passaggio prima ancora di avere la certezza di poterlo gestire senza scatenare altro panico e provocare una crisi di liquidità che metterebbe in ginocchio il Paese andando a colpire anche i correntisti di Cassa di Risparmio. E dopo aver combattuto per gli interessi dei correntisti come era giusto che fosse gli ex vertici di Asset Banca annunciano ora una battaglia tutta volta a far luce sugli atti – ritenuti illegittimi – che hanno portato alla liquidazione di un istituto sano e spento un faro in Repubblica. La Banca era infatti un punto di riferimento importante nella sfera della finanza, dell’arte, della cultura e soprattutto agiva nel rispetto delle normative. Per questo i soci metteranno in campo ogni azione legale pur di far emergere quello che percepiscono come un piano congegnato con il fine di far fuori un istituto sano, che era interesse di molti continuasse ad operare. Forse per l’interesse di pochi.
Lo Sciacqualingua