I correntisti di Asset Banca hanno deciso come noto di farsi tutelare dai legali Alessandro Stolfi del foro di San Marino e Stefano Pagliai del foro di Firenze (nella foto con Bruno Macina, ndr).
La strada tracciata è quella della querela penale da presentarsi sia presso il Tribunale unico sammarinese, che presso le procure italiane di residenza dei correntisti italiani.
I legali dunque ricostruiranno tutti i passaggi che hanno portato al blocco dei pagamenti e chiederanno che i vari protagonisti vengano esaminati, detto che in Italia è anche prevista la possibilità di effettuare indagini difensive e proprio in questo ambito a quanto pare potrebbero essere chiamati a deporre personaggi di una certa rilevanza.
Sono circa 150 per il momento le persone che firmeranno l’esposto-denuncia e che successivamente in caso di processo, si costituiranno parte civile per richiedere i danni.
In tanti hanno già inviato una mail di adesione per spiegare brevemente la propria situazione e partecipare a questa sorta di class action. Nel giro di poco tempo i legali dunque depositeranno gli atti.
Chiunque volesse partecipare alla querela collettiva può inviare una email indirizzata
- all’avv. Stefano Pagliai, indirizzo: avvocatostefanopagliai@gmail.com
- all’avv. Alessandro Stolfi, indirizzo: studio.stolfialessandro@gmail.com.
Meglio inviare la email a entrambi gli indirizzi.
All’interno è necessario indicare il proprio nome e cognome, la data di nascita, indirizzo di residenza e codice fiscale. Poi indicare brevemente la propria situazione in Asset. Ogni correntista sborserà solo alcune decine di euro, una cifra simbolica che servirà per coprire le spese vive.
Il prossimo appuntamento per i correntisti è per domani sera – mercoledì – alle ore 19.30 nuovamente davanti a Palazzo Pubblico per fare sentire la propria voce.
Così il rappresentante dei correntisti, Bruno Macina: “Nonostante i proclami del governo, le promesse, i comunicati stampa, i nostri soldi restano bloccati. Non ci resta che farci sentire nuovamente. Invito tutti i sammarinesi, correntisti o meno di Asset, ad unirsi a noi. Stiamo portando avanti una battaglia di sistema. Se non si rimettono le cose a posto, oggi tocca a noi, ma domani toccherà ad altri”.