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  • San Marino. Asset, stasera appuntamento a Domagnano: ecco perché tutti dovrebbero partecipare

    Questa sera sala Montelupo a Domagnano ore 21 appuntamento per i correntisti Asset, dipendenti e per tutti coloro che sono preoccupati per il futuro di San Marino. Perché la gestione della vicenda Asset farà sì che solo gli speculatori ormai si avvicineranno al Titano. Chi porterebbe ancora i soldi qui dopo quanto successo? Ormai il mondo bancario si fonda sulla fiducia. E sapere che un governo può chiudere una banca in barba persino ai Tribunali è un qualcosa che terrà ben lontani gli investitori. E proprio Asset Banca, composta da decine di grandi imprenditori italiani è l’esempio più calzante: quale pubblicità potranno farci coloro che si sono visti soffiare i propri investimenti da sotto il naso? Aspettiamoci qui sul Monte solo gli sciacalli che con un tozzo di pane si prenderanno tutto il Paese e la nostra sovranità. Per questo stasera è importante esserci: si proverà a fare il punto della situazione, a rispondere alle domande e si deciderà quali strade intraprendere. A quanto fa sapere il coordinatore di correntisti Bruno Macina, saranno presenti esponenti dell’opposizione, mentre quelli di maggioranza non hanno ancora fatto sapere nulla. Nessun dialogo, nessuna volontà di sedersi a un tavolo, ma solo quella di portare sino in fondo la propria strategia politica. Errare è umano, vedi Savorelli e Grais, perseverare è diabolico. Ma in fondo che cosa si può pretendere da questo governo? Al di là degli insulti ai correntisti, basti prendere l’esempio del segretario Michelotti che da strenuo difensore dell’ecologia e dell’ambiente, ora sulla questione antenne afferma: “Posizione Micologica onorevole e giusta. Ma il paese non può rimanere fermo al palo”. Insomma queste persone sono capaci di dire e fare tutto e il contrario di tutto, per questo serpeggia preoccupazione. Quando tutto crollerà, quando ci saranno solo le macerie di San Marino tuttavia, potremo sempre consolarci con la monorotaia… a proposito che fine ha fatto? Si tratta dell’ennesima boutade di una politica senza più idee che in questi mesi aveva promesso – fra le altre cose – di portare il sistema finanziario ad aprirsi e internazionalizzarsi. Invece persino dal mercato interno i sammarinesi scappano. Tutto questo sotto gli occhi di Biagio Bossone che annuisce, apprezza e flirta con Celli: non abbiamo bisogno di un altro Grais, né di un suo ritorno in Banca Centrale! Non ci resta che aspettare l’ennesima trimestrale di Banca Centrale che ci darà quanto siamo stati autolesionisti.