San Marino. Asset un volano culturale, ci hanno chiuso anche per questo … di Barbara Tabarrini

‘Ci sono studi che mettono in evidenza che un euro investito in cultura ha un ritorno e ricaduta sul territorio per 2,5 euro’. Eccoci qua. Formidabile affermazione/domanda di Sergio Barducci al Segretario di Stato Belluzzi che mi ha fatto molto piacere.
Ho cercato tutto ieri sera sui vari siti se c’era lo studio o qualche articolo del Pres di circa otto anni fa quando pubblicavamo settimanalmente su ‘La Tribuna’ alcuni articoli da lui ispirati in merito alla ricaduta degli investimenti culturali sul territorio.
Mi fece fare questo tipo di calcolo simile a quello che Sergio ha rilevato al Segretario per la Cultura. Se non ricordo male era poco più del doppio, se non sbaglio 1 euro avevano la capacità di un ritorno di 2,1 o 2,2 euro.
Pensa te solo all’organizzazione di un evento in Asset all’ultimo piano.
Ospiti, leggero catering, moderatori, pernottamenti, colazioni e pranzi successivi, comunicati stampa, operazioni bancarie nei giorni seguenti degli operatori intervenuti, con il risultato di avere più raccolta da prestare ai cittadini sammarinesi.
Moltiplicate per gli eventi futuri. Ma non solo pensate al ‘luogo culturale Villa Filippi’. Un indotto fantastico per tantissimi artigiani, operatori, utili aziendali e stipendi.
Un circolo virtuoso scatenato dalla cultura. Sentivo qualche azionista, dibattiti in consiglio di amministrazione.
’Ma si guadagna con la cultura? Tutta questa cultura Presidente?’
Stefano sorrideva. Penso che ci abbiano fatto chiudere anche, forse soprattutto per questo. Il grande volano generato dall’indotto della cultura. Tanti operatori aprivano i conti da noi con il grande risultato di
‘finanziare veramente la cultura’, di partecipare ad un salotto molto frequentato.
Costruire infrastrutture per ospitare personaggi internazionali. Entrare in Banca per presentare un libro, un’attività, la propria attività, le proprie idee per un imprenditore dotato di certe sensibilità era la garanzia di avere a che fare con una Fondazione Culturale di alto livello. Ed ecco gli ottimi rapporti del Pres con ogni Segretario per la Cultura che si avvicendava, sicuramente la Segreteria da lui più frequentata.
Lasciava a me i contatti se necessari, con la Segreteria Finanze, Lavoro e Industria per fare solo alcuni esempi. Era, ed è ancora convinto, che Asset dovesse rimanere un riferimento culturale del Paese con i suoi
meeting, i suoi eventi, i suoi libri.
Un giorno di domenica passeggiando per S’Arcangelo ai mercatini trovammo in mezzo agli altri un libro edito qualche anno prima proprio da Asset Banca, a 45 euro. Un caso… che gli strappò un sorriso.
Barbara Tabarrini