Le parole e le immagini usate ogni giorno dai mass media hanno il potere di modellare la percezione sociale, di dare visibilità o, al contrario, di marginalizzare. Su questo tema cruciale si concentra l’incontro pubblico “Il linguaggio di genere nei mass media”, che si terrà martedì prossimo, 18 novembre, alle 18:30 nell’Aula Magna dell’Università di San Marino. A guidare la riflessione sarà Maria Elena D’Amelio, professoressa associata del Dipartimento di Scienze Umane dell’ateneo sammarinese.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione 121, si propone di analizzare in profondità come la comunicazione, la cultura e l’informazione contribuiscano a definire chi viene riconosciuto e legittimato nello spazio pubblico. Come spiegato in un comunicato diffuso dall’associazione, l’intervento della professoressa D’Amelio esplorerà “come le parole e le immagini contribuiscano a modellare la realtà sociale”.
Il dibattito si svilupperà lungo tre direttrici fondamentali. La prima riguarda il linguaggio come strumento di inclusione, con un focus sull’importanza di utilizzare pronomi scelti e una terminologia rispettosa per affermare le identità e le relazioni personali. Il secondo asse tematico affronterà la questione della rappresentazione e della visibilità, indagando il ruolo che media, arte e politica possono giocare nella costruzione di una società più equa e plurale.
Infine, un approfondimento sarà dedicato al complesso intreccio tra diritti di genere e intersezionalità, analizzando come le diverse forme di discriminazione legate a genere, orientamento sessuale, etnia, classe sociale ed età si sovrappongano e si rafforzino a vicenda nella vita sociale e nell’ordinamento giuridico. Un appuntamento aperto a tutta la cittadinanza per stimolare una maggiore consapevolezza sul potere della comunicazione nella costruzione di una comunità realmente inclusiva.












