San Marino. Associazione Sportello Consumatori CSdL. Tariffe sociali delle utenze: negate a tante famiglie per una scorretta interpretazione del Governo!

Il diritto di accedere alle tariffe sociali per le utenze di acqua, luce e gas, sancito dall’articolo 4 del Decreto n. 93 del 2023 per le famiglie con reddito imponibile pro-capite inferiore a 9mila euro (soglia aumentata recentemente), viene sistematicamente negato a molte famiglie che ne hanno regolarmente i requisiti, a causa di una scorretta e arbitraria interpretazione da parte del Governo. Questo Decreto era stato emanato con l’obiettivo di fornire un sostegno a tanti nuclei familiari o singoli cittadini in difficoltà economiche, dimezzando di fatto l’importo delle tariffe delle utenze domestiche. Ma questa finalità sociale di fatto viene del tutto vanificata. Lo Sportello Consumatori e la CSdL hanno coadiuvato diversi cittadini con i giusti requisiti nel compilare le domande che vanno inoltrate all’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, ma le risposte sono state pressoché tutte negative. Il motivo ruota intorno al principale dei requisiti, che per la norma è il reddito imponibile pro-capite familiare. Per reddito imponibile si intende il reddito lordo diminuito di una serie di voci, tra cui i contributi (per i lavoratori dipendenti), l’abbattimento forfetario, la no tax area e la stessa deduzione SMAC, che con la legge tributaria in vigore fino al prossimo 31 dicembre si calcola in maniera proporzionale per i vari scaglioni reddituali. Il Governo, invece, disattendendo completamente il Decreto, ha dato indicazione all’AASS di tenere conto non del reddito imponibile, bensì del reddito lordo, che naturalmente ha un importo più alto, e questo fa sì che praticamente solo pochissime domande vengano accolte. Questa arbitrarietà è inaccettabile, tanto più quando finisce per negare un più che doveroso sostegno economico da parte dello Stato a tante famiglie che con difficoltà riescono a fare fronte alle tante spese del bilancio familiare. Dov’è il sostegno alle fasce sociali più deboli sbandierato anche da questo Governo? Siamo di fronte ad una situazione simile a quella del fiscal drag, per il quale la legge è stata disattesa volutamente dal Governo. Si tratta di un abuso perché le norme devono essere applicate correttamente e non in maniera discrezionale! L’Associazione Sportello Consumatori e la CSdL intendono sostenere nei prossimi giorni una “causa pilota” per richiedere la corretta applicazione del Decreto, allo scopo di consentire l’accesso alle tariffe agevolate a tutte le famiglie che ne hanno correttamente i requisiti. L’ICEE dovrebbe essere lo strumento più idoneo (in quanto tarato non solo sui redditi dichiarati, ma anche sui patrimoni) ma, finché non entrerà in vigore e non supererà “il periodo di prova”, vanno tutelati i diritti maturati con le leggi vigenti.

Comunicato stampa – Associazione Sportello Consumatori CSdL