San Marino. Assoluzione per un gendarme e suo cugino nel procedimento per favoreggiamento e abuso d’autorità

Un procedimento penale che vedeva imputati un gendarme e suo cugino si è concluso con una doppia assoluzione. La sentenza, emessa dal Commissario della Legge Antonella Volpinari, ha stabilito che “il fatto non sussiste” per entrambi gli imputati, che erano accusati di favoreggiamento e abuso d’autorità.

La vicenda risale al 22 agosto 2020, quando l’accusa sosteneva che il gendarme fosse stato avvisato dal cugino di una presunta cessione di marijuana a Domagnano, coinvolgendo anche una giovane coppia. Secondo le ricostruzioni, il militare avrebbe ricevuto una soffiata con l’intento di tutelare la ragazza coinvolta, cercando di far ricadere le responsabilità esclusivamente sul partner.

In udienza sono stati ascoltati anche alcuni gendarmi che hanno fornito versioni favorevoli al collega, escludendo comportamenti illeciti. Tra le testimonianze c’è anche quella di un giovane coinvolto nell’acquisto della droga, che ha dichiarato che il cugino del gendarme nutriva un interesse sentimentale nei confronti della ragazza, principale testimone nel processo.

La Procura, rappresentata dalla procuratrice Giorgia Ugolini, aveva chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove, mentre le difese hanno sostenuto la piena innocenza dei due imputati. I legali del gendarme hanno anche richiesto che gli atti siano trasmessi al giudice inquirente per valutare eventuali accuse di calunnia nei confronti della testimone, che aveva dato avvio alle indagini.

La decisione di assoluzione è arrivata nell’ultima udienza del procedimento, prima della pausa estiva, confermando l’archiviazione del caso e consentendo agli imputati di uscire da un percorso giudiziario durato quasi cinque anni.