San Marino. ”Attendiamo governo e maggioranza alla prova dei fatti”. Simone Celli (Ps): “Chi pensa che il peggio è passato si sbaglia. Agire sulle riforme strutturali”.

congresso ps simone celliTra aperture, più o meno concrete, e chiusure, più o meno nette, il patto di legislatura lanciato dal Partito Socialista è al centro del dibattito politico delle ultime settimane. Con Simone Celli, confermato recentemente alla leadership dei socialisti sammarinesi, intendiamo fare il punto della situazione.

A distanza di un mese dal Congresso, quale aria si respira nel Partito Socialista?

“Il clima è buono. Abbiamo raggiunto un’ottima sintesi sulla nomina del Presidente e dell’Esecutivo. Tra i compagni è forte il desiderio di chiudere definitivamente la fase conflittuale che ha turbato la vita del partito negli ultimi mesi. Vogliamo lavorare unicamente per mettere a disposizione della comunità sammarinese un progetto concreto finalizzato alla rinascita economica, sociale, culturale ed etica. E’ questa la base su cui il Partito Socialista ha ritrovato compattezza ed unità di intenti”.

E’ già stata metabolizzata la fuoriuscita di Liberamente San Marino?

“Nel partito c’è profondo dispiacere per l’epilogo traumatico di questa vicenda. Ora, però, dobbiamo guardare avanti. Il Partito Socialista intende impiegare le sue energie per occuparsi dei problemi con cui convive quotidianamente la comunità sammarinese”.

Il patto di legislatura è la risposta alla crisi?

“Credo che le scelte strategiche legate al raggiungimento di obiettivi fondamentali, come lo sviluppo, la piena occupazione e il pareggio di bilancio, debbano avere un consenso consiliare molto più ampio di quello rappresentato dall’attuale maggioranza. Non facciamoci illusioni, San Marino si trova ancora nel pieno della crisi. Gli indicatori economici segnalano una ripresa troppo debole e incerta. Chi pensa che il peggio è passato, si sbaglia di grosso. Occorre mantenere alta l’attenzione e soprattutto bisogna agire seriamente sulle riforme strutturali”.

Lei parla di riforme strutturali: a quali si riferisce?

“Sulla revisione della spesa pubblica, governo e maggioranza hanno già compiuto alcune scelte positive, ma non sono affatto sufficienti. Gli sprechi e i privilegi purtroppo sono ancora diffusissimi e molte raccomandazioni dello spending team sono rimaste inapplicate. E’ necessario un intervento radicale sul modello organizzativo della pubblica amministrazione, attraverso un progressivo avvicinamento del pubblico al privato. Bisogna riformare il sistema pensionistico riportandolo ad una condizione di sostenibilità nel medio-lungo periodo. Serve una regolamentazione del mercato del lavoro più flessibile e dinamica per favorire l’incontro tra domanda e offerta. Occorre superare urgentemente il piano regolatore generale del 1992 con la predisposizione di un moderno Piano di Sviluppo Urbanistico che organizzi il territorio sulla base delle esigenze della nostra comunità. Questi cinque interventi non si portano a casa con una maggioranza risicata”.

Ma Bene Comune ha già spiegato a chiare lettere di avere i numeri e le idee per fare da sola. Come la mettiamo?

“Se le cose stanno effettivamente così, ce ne faremo una ragione. Attenderemo governo e maggioranza alla prova dei fatti”.

Cosa si sente di replicare a chi vi accusa di essere la stampella della maggioranza? E’ così?

“Sia chiaro, per il Ps sarebbe molto più redditizio in termini elettorali abbracciare la deriva demagogica e populista. Ma questa impostazione non appartiene alla nostra cultura politica. Vogliamo confrontarci con serietà e concretezza sul presente e sul futuro di San Marino. Il Paese viene prima di ogni altra cosa”.

Alcuni osservatori ritengono che la vostra proposta possa essere funzionale a costituire un fronte anti-Magistratura.

“Questa è indubbiamente la sciocchezza più grande che abbia sentito di recente. Il Ps difende, rispetta e sostiene l’attività dell’autorità giudiziaria. Se qualcuno volesse portare avanti una linea diversa, non potrebbe stare nella nostra organizzazione politica”.

Polo del lusso: si o no?

“E’ un’opportunità interessante. Prima di esprimerci però vogliamo vedere tutte le carte”.

Gendarmeria: giusta la decisione di affidare temporaneamente il comando ad un facente funzione?

“Non siamo stati coinvolti in questa decisione ed è gravissimo, visto che abbiamo condiviso l’ordine del giorno consiliare a conclusione del dibattito sulle dimissioni di Gentili. Comunque è sbagliato adottare soluzioni transitorie. Si deve nominare al più presto il nuovo Comandante.

David Oddone, La Tribuna