Attentato in Siria contro l’ospedale dove si trovava al lavoro, con Medici senza frontiere, anche il chirurgo sammarinese Stefano Rossini: poco si sa di quanto avvenuto e il professionista, «per ragioni di sicurezza», è costretto al silenzio. Intanto, l’équipe medica è riuscita a mettersi in salvo ed è stata fatta riparare a pochi chilometri dall’ospedale colpito, subito oltre il confine, in Turchia. «Stiamo aspettando di capire se poter tornare al lavoro: se sì, starò qui due mesi». La linea telefonica è disturbata. Ma Rossini è calmo, e con pazienza ripete anche due volte quanto detto. Dell’attentato, non dice nulla. Non conferma e non dà particolari, ma in quello stesso ospedale – 60 chilometri a nord di Aleppo, ad appena tre chilometri dal confine con la Turchia – la situazione è drammatica. Corriere Romagna
