San Marino, Attiva-Mente denuncia: nessuna voce sulla Conferenza ONU sulla Disabilità. “Il silenzio, ormai, sembra aver fatto scuola”

Dal 10 al 12 giugno 2025 si è tenuta a New York, presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite, la 18ª sessione della Conferenza degli Stati Parte (COSP18) della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD). Un evento di rilevanza globale che ha coinvolto governi, organizzazioni della società civile, esperti e attivisti per discutere diritti, politiche e strategie d’inclusione per le persone con disabilità.

Eppure, a San Marino tutto è scivolato via nel silenzio. A denunciarlo, in un comunicato stampa diffuso il 23 giugno, è l’associazione Attiva-Mente, da anni attiva nel promuovere una cultura della disabilità fondata su pari diritti, accessibilità e partecipazione. “Abbiamo lasciato passare qualche giorno, confidando che magari, per una volta, si parlasse di un evento che coinvolge 1,3 miliardi di persone nel mondo. Ma nulla: il silenzio, ormai, sembra aver fatto scuola”, scrive il Consiglio Direttivo di Attiva-Mente.

L’edizione 2025 della COSP ha affrontato il tema generale “Rafforzare la consapevolezza pubblica sui diritti e i contributi delle persone con disabilità per lo sviluppo sociale”, sviluppando il dibattito attraverso tre tavole rotonde dedicate al finanziamento innovativo per politiche inclusive, all’intelligenza artificiale come strumento di equità e ai diritti delle popolazioni indigene con disabilità.

Nel comunicato, Attiva-Mente sottolinea come la disabilità non sia più un tema settoriale, ma centrale per lo sviluppo sostenibile globale. “L’inclusione non può più essere rimandata” – si legge – “e l’accessibilità, anche in ambito digitale e tecnologico, deve diventare una componente strutturale di ogni politica pubblica”.

Grande spazio è stato dedicato anche alla società civile: il Civil Society Forum del 9 giugno ha permesso a centinaia di organizzazioni di confrontarsi su esperienze, sfide e buone pratiche. Da ogni angolo del pianeta è arrivata una richiesta chiara: “Nulla su di noi senza di noi”, principio guida che impone il coinvolgimento diretto delle persone con disabilità in ogni decisione che le riguarda.

Tra i temi più urgenti emersi: l’accesso all’IA e la sua progettazione inclusiva, la necessità di raccolta dati disaggregati per rendere visibili i diritti delle persone con disabilità, il contrasto alla sterilizzazione forzata e alla violenza di genere sulle donne con disabilità, oltre a partenariati tra salute e giustizia nei contesti più fragili.

Nonostante ciò, nessun cenno ufficiale da parte delle istituzioni sammarinesi. “Anche quest’anno, questo appuntamento cruciale per i diritti umani è scivolato via nel silenzio più assoluto a San Marino. Nessun cenno istituzionale, nessuna menzione pubblica, nessuna riflessione condivisa”, denuncia l’associazione.

Attiva-Mente, pur riconoscendo “l’impegno e la sensibilità della nostra Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite”, ribadisce che ciò che avviene in quelle sedi fondamentali continua a non trovare alcuna eco pubblica nel nostro Paese.

Guardando al futuro, l’associazione lancia un appello: “La prossima edizione della Conferenza, la COSP19, si terrà nel giugno 2026. Occorre partecipare, ascoltare, comprendere e portare anche la voce di San Marino nel dibattito internazionale”.

Per questo, Attiva-Mente annuncia la volontà di “riannodare il filo del dialogo con le istituzioni” e costruire una rete di collaborazione che sia “finalmente più fattiva ed efficace”.