Colmare il vuoto statistico che avvolge la disabilità nella Repubblica di San Marino. È questo l’obiettivo dell’Istanza d’Arengo presentata ieri, mercoledì 23 luglio dall’associazione Attiva-Mente, che chiede al Consiglio Grande e Generale di impegnare il Congresso di Stato a realizzare indagini statistiche nazionali, ufficiali, periodiche e accessibili sulla disabilità.
Nonostante l’adesione di San Marino alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, nel Paese mancano dati aggiornati e pubblici che rappresentino fedelmente le condizioni di vita delle persone con disabilità. “Senza numeri non c’è conoscenza. Senza conoscenza, non può esserci né equità né programmazione”, scrive nel comunicato il Consiglio Direttivo dell’associazione promotrice.
L’istanza sottolinea come la disabilità resti ampiamente invisibile nelle statistiche ufficiali, e per questo propone una prima indagine ufficiale da sviluppare in collaborazione con le associazioni rappresentative del settore, coinvolgendo direttamente le persone con disabilità e le loro famiglie.
Nel documento si fa riferimento all’articolo 31 della Convenzione ONU, secondo il quale gli Stati sono invitati a raccogliere dati statistici pertinenti per “formulare e attuare politiche volte a dare effetto alla Convenzione”. A San Marino, si legge nell’istanza, l’assenza di una rilevazione strutturata rappresenta un ostacolo alla programmazione di politiche pubbliche efficaci e basate su evidenze oggettive.
Attiva-Mente richiama anche l’esperienza recente dell’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica, che ha promosso nuove modalità di rilevazione – come il questionario digitale su consumi e stili di vita delle famiglie – ritenute innovative e in linea con le migliori prassi internazionali. Si propone quindi che, con metodologie analoghe, si avvii anche una prima indagine dedicata alla disabilità, con cadenza triennale per garantire aggiornamento e continuità.
Secondo quanto riportato nell’istanza, la rilevazione dovrebbe essere anonima, accessibile e volontaria, e raccogliere dati su numerosi ambiti: composizione familiare, livello di autonomia, accesso a scuola, lavoro, sanità, sport, trasporti, ausili, assistenza, relazioni sociali, barriere presenti e qualità della vita.
Altro aspetto fondamentale indicato da Attiva-Mente è la collaborazione con le associazioni rappresentative delle persone con disabilità, sia nella fase progettuale che nella lettura dei risultati, per garantire che il questionario rifletta davvero i bisogni e le esperienze degli interessati.
Infine, l’associazione richiede che i risultati aggregati e le analisi della rilevazione siano resi pubblici e facilmente accessibili, affinché costituiscano un patrimonio di conoscenza utile alla cittadinanza, alla ricerca, alla programmazione sociale e alle istituzioni.
L’istanza è firmata dal Consiglio Direttivo di Attiva-Mente e può essere sottoscritta online, insieme alle altre istanze promosse dall’associazione, attraverso il sito ufficiale www.attiva-mente.info.