Ci sono questioni divenute irrimandabili in un Paese che ama definirsi, forse troppo spesso, votato alla legalità, civile e democratico. Va assolutamente affrontata, ad esempio, la questione della Vita Indipendente, art.19 della Convenzione, che non significa la capacità di fare le cose da sé, ma di poter decidere come gestirle. Avere la possibilità (leggasi Diritto) cioè, anche se persona non autosufficiente, di scegliere come, dove e con chi passare il proprio tempo e progettare la propria vita.
Non è un caso se in Italia il tema della deistituzionalizzazione e dell’Assistente Personale autogestito e liberamente scelto sono parte preminente nel capitolo all’interno del “Piano nazionale di ripresa e resilienza” predisposto per la fase post pandemica. E non è nemmeno un caso che questi stessi temi siano centrali nella Strategia Europea per i Diritti delle Persone con Disabilità 2021-2030 varata dalla Commissione Europea proprio pochi giorni fa. Non sono affatto circostanze proprio perché Vita Indipendente è uno dei principali argomenti, assieme ad altri temi, che caratterizzano il nuovo paradigma, definito “Sociale”, a cui si ispira l’intera Convenzione.
Il mondo intero va in questa direzione con il preciso obiettivo di sdoganare l’inclusione dalla demagogia e garantire il rispetto dei Diritti Umani, pertanto, nel formulare gli auguri di buon lavoro, confidiamo che anche San Marino si appresti ad intraprendere questa strada.
Attiva-Mente (comunicato stampa)