San Marino. Augusto Casali, Liberamente San Marino: ”La preferenza unica ed il prossimo referendum”

Augusto CasaliSi è aperta da pochi giorni una nuova stagione dei Referendum. Infatti sono stati ufficialmente depositati, presso la Sgreteria Istituzionale, ben sette richieste di Referendum Propositivi.

Fra le varie richieste, di cui avremo modo di parlare a tempo debito, ve ne è una che riguarda l’istituzione della preferenza unica. Ed è la terza volta che tale richiesta viene avanzata. Era già accaduto nel 2003 e poi nel 2006.

Allora era in vigore il vecchio quorum e pur avendo riscontrato un numero molto alto di SI, non fu sufficiente per la sua approvazione, anche se per pochi voti (un migliaio).

Le principali ragioni per le quali il quorum non fu raggiunto sono state due: la contrarietà della quasi totalità delle forze politiche, le quali evidentemente non avevano a cuore la moralizzazione dei sistemi di voto, la fine delle cordate e lo stop alla compra vendita dei voti; la scarsa partecipazione al voto dei cittadini sammarinesi residenti all’estero (500 circa),  probabilmente fuorviati e condizionati dai partiti sammarinesi di riferimento.

Oggi le condizioni in cui si celebreranno i Referendum che saranno  ammessi dal Collegio Garante della Costituzinalità delle Norme sono molto diverse. Infatti, dagli inizi degli anni 2000 ad oggi sono successe tante cose, alcune delle quali poco edificanti per il nostro Paese e se le “cordate” elettorali fossero state messe in difficoltà seria dalla approvazione del Referendum sulla  preferenza unica forse le cose sarebbero andate in modo diverso. Mi auguro che di questo si rendano conto in tanti.

Inoltre l’istituzione della preferenza unica oggi non significherebbe solo moralizzare l’esercizio della massima espressione della democrazia, cioè il  voto, ma porrebbe anche sullo stesso piano i cittadini sammarinesi ovunque risiedano, ponendo fine ad uno stato di cose discriminante e non più necessario.

Non per niente devo rilevare con soddisfazione che tra i firmatari del Comitato Promotore vi è anche Luciano Francioni, concittadino emigrato negli U.S.A., a New York, dove ha saputo farsi strada con onore, il quale,  evidentemente,  ha compreso l’importanza  e la valenza della iniziativa referendaria.

Sono più stupito, ma fino ad un certo punto, del silenzio sul tema emerso dalla Consulta dei Sammarinesi residenti all’Estero, riunitasi a San Marino recentemente. Non un rigo! Non una dichiarazione! Non un fiato!  Continua l’influenza dei partiti di riferimento?

Eppure il successo del Referendum e l’istituzione della preferenza unica significherebbero anche parità di diritto e di trattamento fra cittadini residenti a San Marino e cittadini residenti all’estero, ma figli della stessa Patria, che, se non mi sbaglio, dovrebbe essere nella sostanza l’obiettivo di chi oggi  lamenta invece discriminazione.

Temo dunque che il Comitato Promotore avrà davanti a sè un arduo compito e nonostante tutto quanto è successo nel nostro Paese, nonostante l’abbassamento del quorum, nonostante sia tutto così chiaro e lineare, dovrà darsi molto da fare per far si che sia approvata una norma benefica per l’intero sistema San Marino.

San Marino, 16 aprile 2015

        AUGUSTO CASALI.