San Marino. In aumento le trappole a sfondo sessuale sul web

Facebook, tra le altre cose, è anche un coacervo di truffe e trappole di ogni tipo. Molte di questo sono a sfondo sessuale, cucite ad hoc per aggirare sia donne che uomini. Lo scopo è uno solo: ingannare, ricattare e minacciare per ottenere dalla vittima dei soldi.
Alcuni anni fa cadde vittima di una di queste truffe anche un giovane sammarinese. La trappola si consumò non su Facebook, ma all’interno di una chat privata, comunque su un sito online. La ragazza, denudandosi, riuscì a persuadere e a convincere l’uomo di spogliarsi e di masturbarsi davanti a lei. Il sammarinese, però, non sapeva che la persona che si nascondeva dall’altra parte dello schermo lo stava filmando. Alla fine, la donna minacciò l’uomo che se non l’avesse pagata avrebbe pubblicato in rete il video.
Negli ultimi giorni su Facebook, segnala l’agenzia stampa Adnkronos, sta girando una nuova truffa a luci rosse. In questo caso le vittime prescelte sono gli uomini. Ecco di cosa si tratta e come proteggersi.
Protagonisti utenti ignari che credono di conversare con delle bellissime ragazze straniere e si ritrovano ad essere ricattati. “I virtuosi delle truffe – spiegano sul profilo Facebook della Polizia Postale – si sono specializzati nei ricatti a luci rosse in rete”.

Tutto grazie all’anonimato della rete, che consente ai truffatori di fingersi bellissime ragazze in cerca di compagnia. “Funzionano così – rivelano su “Una vita social” – una sconosciuta entra in contatto con la vittima via #social, inizia a scambiare messaggi, poi invita il malcapitato di turno a una conversazione privata via webcam e lo convince a mostrarsi in atteggiamenti intimi. A quel punto, il passo falso è compiuto: l’avvenente ragazza ha registrato tutto e ricatta lo sventurato minacciando di diffondere il video osé”.
Come svela la Polizia Postale: “Gli anglofoni hanno coniato addirittura una nuova parola: sextortion, crasi tra sesso ed estorsione”.
Ma come riconoscere queste ragazze? Secondo quanto rivelano gli inquirenti si presentano come straniere che non sanno parlare bene l’italiano.
La frasi sono più o meno sempre le stesse: “Bionda, carina, sorriso ammiccante. Si chiama Stephanie – oppure Samantha, oppure Helen e vuole stringere amicizia su Facebook. “Sono francese, studio a Milano. Scusa io parlo male l’italiano”. Scrive via chat. “Quanti anni hai? Che lavoro fai?”. Per qualche ora va avanti così, poi cambia registro: “Perché non parliamo guardandoci in faccia? Scrivi il tuo account Skype”.
Come non cadere nella trappola? Denunciando alle autorità competenti di essere vittime di estorsione, ma soprattutto tentando di riconoscere per tempo una truffa. Il segreto è quello di non dare mai i propri dati e contatti a sconosciuti, guardandosi bene dal iniziare una chat sexy con qualcuno che non si conosce e che, soprattutto, non vuole farsi vedere.

Le vittime delle “truffe romantiche” – definizione coniata nei giorni scorsi dalla trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?” – prendono di mira, invece, le donne.
Ecco, quindi, come difendersi da queste truffe.
Si fingono soldati americani avvenenti e desiderosi di iniziare una nuova storia d’amore e così attirano le donne italiane per derubarle del loro denaro. Per le istituzioni e i media si tratta di “truffe romantiche”.
“Chi l’ha Visto?”, proprio su questo argomento, ha effettuato una vera e propria inchiesta, intervistando cinque donne finite nella trappola di un ragazzo ghanese di 24 anni.
Queste donne erano state contattate su Facebook da un uomo che fingeva di essere un soldato americano. Dopo un’iniziale fase di corteggiamento molto studiata l’uomo, le cui foto sono generalmente rubate da internet, prometteva loro una vita a New York o in giro per il mondo.
Il sogno d’amore veniva quasi sempre interrotto a causa di un incidente o di una malattia. Per le cure erano necessari dei soldi.
Il giovane fa parte di organizzazioni africane nate proprio per truffare le donne straniere. Dietro c’è un team di persone che studiano il comportamento migliore da adottare. Spesso le vittime non riescono neanche a denunciare perché si vergognano di essere state prese in giro.

Il programma ha scelto di parlarne anche in presenza del ministro Andrea Orlando per mettere in guardia le persone dai contatti in rete.
Questo tipo di trappole hanno distrutto matrimoni e intere famiglie.
In sostanza, sia le prime, che le secondo truffe, stanno popolando sempre di più Facebook e più in generale internet, colpendo, soprattutto, ma non solo, uomini e donne di mezza età, magari in crisi d’amore o in cerca dell’anima gemella. Anche gli utenti Facebook sammarinesi non sono quindi esenti da queste trappole che viaggiano sul web, ma che una volta compiute si trasformano in vere e proprie truffe reali, andando a colpire il patrimonio economico di chi cade vittima in queste trappole, distruggendo il futuro delle famiglie. La Tribuna Sammarinese