San Marino. Autovelox a Serravalle, mancano solo i box

Piana-di-mino-SerravalleL’attesa è stata più lunga del previsto ma ora l’obiettivo di posizionare i primi due autovelox fissi della storia sammarinese è a un passo dall’essere realizzato.

Dall’Azienda autonoma di Stato per il lavori pubblici, Aaslp, assicurano che “le due apparecchiature saranno completamente funzionanti al più tardi entro due mesi”. Dunque dai primi di giugno la Polizia civile avrà i tanto attesi nuovi strumenti per disincentivare gli automobilisti del Titano a schiacciare troppo il pedale dell’acceleratore.

“Stiamo solo aspettando di ricevere i box che dovranno contenere gli autovelox” – assicurano dall’Azienda – dato che le apparecchiature elettroniche che fotograferanno le targhe dei furbetti sono già in possesso della Polizia civile.

Una volta recapitati i box verranno installati lungo via 4 giugno a Serravalle, nella così detta “Piana di Mino” .

Un tratto rettilineo in cui sono pochissimi a rispettare i limiti di velocità previsti (70 km/h nel tratto più a monte e 50 km/h in quello più a valle) e che è diventato tristemente famoso per gli incidenti gravi, alcuni mortali, a danni soprattutto di pedoni.

Per la precisione verranno installati sia nella corsia ascendente che in quella discendente nel tratto di strada in cui il limite è di 70 Km/h.

Se per San Marino sono una novità assoluta, per l’Italia i “box”, ben visibili dalla strada, rappresentano uno dei deterrenti più usati per limitare la velocità e sono l’ultimo espediente per le amministrazioni comunali italiane per conciliare bilanci (sono gli autovelox a costare, non certo il “box”), fare cassa con le multe e aumentare la sicurezza stradale. Sul Titano questi punti di rilevazione fissi sono stati individuati in seguito ad una attenta attività di monitoraggio del traffico da parte degli organi preposti, dove sono emersi eccessi di velocità ben oltre il limite consentito.

Allo stesso tempo le amministrazioni locali stanno insistendo con forza per averne nei propri Castelli in modo da rendere le strade più sicure.

La Tribuna