San Marino. “Avevamo il volo proprio al Terminal 2”. Famiglia sammarinese quasi coinvolta nella sparatoria di venerdi? all’aeroporto di Fort Lauderdale a Miami in Florida, che ha causato 5 morti e 13 feriti.

“Per fortuna siamo fuori pericolo. Ci hanno spostato il volo a Miami, avvisandoci durante il viaggio”.

Sulla propria pagina Facebook, l’imprenditore sammarinese Flavio Pelliccioni, ha avvertito parenti e amici di stare bene. Perche?? Perche? Pelliccioni, con la propria famiglia, venerdi? scorso avrebbe dovuto prendere il volo Delta diretto a New York proprio dal Terminal 2 dell’aeroporto di Fort Lauderdale di Miami in Florida, dove e? avvenuta la tremenda sparatoria che ha causato 5 morti e 13 feriti.

Per una pura coincidenza la sparatoria e? avvenuta attorno alle 12, mentre i sammarinesi avevano il volo alle 19. Per questa ragione sono stati avvisati prima di arrivare in aeroporto, cambiando il volo per New York.

Nessuna diretta conseguenza, quindi, per la famiglia sammarinese, ma tanto spavento e sgomento per quello che e? accaduto all’aeroporto di Fort Lauderdale.

La famiglia stava serenamente trascorrendo le proprie vacanze a Cayo Huesso, nelle Key West Islands, non lontano da Miami.

Questa la cronaca di quello che e? successo: un ex militare di origine ispanica, Esteban Santiago, ha aperto il fuoco nell’area di ritiro bagagli dell’aeroporto di Ft. Lauderdale, in Florida. Cinque morti e almeno 13 feriti il bilancio della strage. Il 26enne e? stato arrestato ed e? stato interrogato dalla polizia. Le indagini sono ancora nelle fasi preliminari ma sembrerebbe non trattarsi di terrorismo. L’atto “malvagio”, cosi? come lo ha definito il governatore della Florida Rick Scott, sarebbe opera di un uomo con problemi mentali. Esteban e? atterrato a Ft. Lauderdale proveniente da Anchorage, in Alaska, dopo aver fatto scalo a Minneapolis. Nell’area di ritiro bagagli avrebbe preso la sua pistola dalla borsa, legalmente imbarcata insieme alle munizioni, e aperto il fuoco. Indossava una maglietta di ‘Guerre Stellari’ e mirava alla testa delle sue vittime: i colpi ripetuti sarebbero stati sparati, secondo i testimoni, senza pronunciare una parola. Santiago, secondo indiscrezioni, soffriva da tempo di problemi mentali e nei mesi scorsi sarebbe stato ammesso in un ospedale psichiatrico. “Un mese fa ha iniziato ad avere problemi, e? come se avesse perso la testa, diceva di vedere cose”, ha raccontato la zia, Maria Luisa Ruz. La Tribuna