San Marino. Aviosuperficie, Fiorini: “E’ così che si gestisce la spesa pubblica? A sentimento?” (L’intervista di David Oddone)

Torniamo ad occuparci del “caso” Torraccia e dell’Aviosuperficie, con una intervista a Cristina Fiorini, Presidente del Comitato Civico. La vicenda sta infatti scaldando parecchio questo finale di legislatura e certamente diventerà uno dei temi della campagna elettorale.

 

Cristina Fiorini, facciamo innanzitutto il punto sugli ultimi incontri. Quali novità sono emerse?

“Purtroppo dagli ultimi incontri non sono emerse novità rispetto a quanto richiesto dal Comitato, e cioè di interrompere le procedure di esproprio e l’asfaltatura della pista per i primi 650 metri, in attesa delle eventuali manifestazioni di interesse che potrebbero giungere a seguito dell’emissione del Bando Pubblico, con conseguente elaborazione di un progetto, studio di fattibilità e studio di impatto ambientale, elementi a nostro avviso imprescindibili prima dell’inizio dell’opera”.

 

Immagino abbia letto l’intervista a Corrado Carattoni, pubblicata su queste pagine. Possibile a suo avviso trovare un punto di incontro con l’Aeroclub?

“Certamente abbiamo letto l’intervista di Carattoni e a questo proposito riteniamo utile fare alcune precisazioni. Il signor Carattoni ha dichiarato in più di un’occasione di parlare a titolo esclusivamente personale e non a nome dell’Aeroclub, che non si è mai espresso in prima persona. L’aeroclub è un semplice gestore, a titolo gratuito – anzi riceve sovvenzioni statal- di una struttura statale. Pertanto noi non riteniamo di dover cercare un punto di incontro con l’aeroclub, per il semplice fatto che non è non può essere il nostro interlocutore, che rimane e rimarrà sempre il Governo. Non spetta a noi stabilire chi dovrà gestire l’aviosuperficie, e non siamo stati noi a richiedere l’emissione del bando, come qualcuno ha velatamente fatto credere.

Noi abbiamo semplicemente richiesto delle regole per la nostra sicurezza ed un sistema di controlli, che preveda una assoluta indipendenza tra controllore e controllato e l’erogazione di sanzioni in caso violazioni, come avviene per qualsiasi cittadino che non rispetti ad esempio le regole del codice della strada”.

 

A proposito del tema sicurezza e possibili reati: non crede basti potenziare o prevedere controlli più stringenti?

“Il problema non è potenziare i controlli, ma farli; sono vent’anni che continuiamo a chiedere controlli per i cittadini sulla sicurezza del volo, ma al di là dell’emanazione di un regolamento, non è cambiato nulla; l’autorità deputata ai controlli per la sicurezza del volo è l’Autorità per l’Aviazione Civile, che oltre a non avere gli strumenti ed i mezzi per farli ha sede al WTC. Come può verificare il rispetto delle regole dei velivoli che atterrano, decollano e volano a Torraccia? Altra questione sono i controlli sui possibili reati, che spettano alle forze di polizia all’atterraggio dei velivoli e che al momento non vengono effettuati”.

 

Aviosuperficie quale servizio pubblico. Con San Marino che dal suo potenziamento guadagnerà l’affermazione della propria sovranità aeronautica. La convince questo ragionamento?

“No, perché ancora non si capisce e non chiaro in che modo costituirà un servizio pubblico. In quanto al tema della sovranità aereonautica non vediamo quale possa essere la differenza fra una pista di 650 metri ed una di 900; forse la Sovranità è direttamente proporzionale alla lunghezza della pista? Ma veramente credete che se l’Italia, dovesse chiudere i confini a San Marino – cosa quasi fantascientifica – ci consentirebbe poi di sorvolare il territorio italiano? Dove prenderemmo il carburante? Gli aerei che potranno atterrare e decollare, secondo quanto affermato tanto dal Governo, quanto dal signor Carattoni, saranno della stessa portata e tipologia, quindi che cosa cambia rispetto alla situazione attuale?”.

 

Siete riusciti ad avere un business plan approfondito per valutare le possibili opportunità?

“No, a meno che per business plan non si intenda quello realizzato dall’Aeroclub, – che prevedeva una spesa massima di 500.000,00 per l’asfaltatura dei 650 metri attuali – che definire inadeguato è un complimento”.

 

Qual è la maggiore critica che fate alla politica? E’ possibile trovare una mediazione o il vostro è un no secco al progetto?

“Sono anni che la politica, chi più chi meno, sbandiera la realizzazione dell’aeroporto, come struttura indispensabile per il Paese, ma quando siamo andati a parlare con i vari partiti, nessuno sapeva di preciso che cosa sarebbe stato realizzato, quale sarebbe stata la spesa, quali i rientri economici, quale la pubblica utilità. Ma ci chiediamo, è così che si gestisce la spesa pubblica? A sentimento? In tutto questo nessuno ha mai pensato neanche lontanamente di interfacciarsi con la popolazione residente a Torraccia, di analizzare le criticità che ne potrebbero derivare, anzi, si è agito nell’ombra.

Per quanto riguarda la domanda se sia possibile trovare una mediazione o se il nostro sia un no secco al progetto chiediamo: quale progetto? Perché noi un progetto serio, definitivo realistico, non l’abbiamo ancora visto. Cosa dovremmo mediare? Fornite alla popolazione informazioni serie e precise, documenti risposte e poi ci confronteremo”.

 

Quali saranno i prossimi passi?

“Continueremo nella nostra campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica; in particolare replicheremo la serata informativa che si è tenuta a Domagnano, anche in altri Castelli perché riteniamo che evitare lo spreco di denaro pubblico sia un interesse dell’intera collettività, e non solo nostro e che la politica si deve rendere conto che non può continuare a trattare i cittadini come sudditi”.

 

David Oddone

(La Serenissima)