San Marino. Avv. Alessandro Olei. Alcune domande e riflessioni sul gioco d’azzardo on line

Real_Monte_Carlo_CasinoRiflessioni e domande del sabato mattina.
Ieri ho appreso la notizia dai TG che il 30enne cagliaritano Filippo Candio avrebbe evaso al fisco italiano circa 3 milioni di euro per vincite ottenute giocando a poker in tornei internazionali (vincite nette, già tassate ovviamente nei paesi organizzatori degli eventi). Non trascurerei il fatto che il giocatore nato in Sardegna risiede a Montecarlo, non in Italia.
Ma si sa come funziona la longa manus del fisco italiano: sarà Filippo Candio che dovrà dimostrare di non risiedere nella realtà dei fatti in Italia (classica inversione dell’ onere probatorio all’ italiana).
E verosimilmente pagherà una somma a titolo transattivo per togliersi dalle balle il fisco italiano nonostante trascorra la maggior parte dell’ anno all’estero giocando nei tornei di mezzo mondo.
Mi ha fatto riflettere perchè da anni gioco on line (poker e scommesse), ovviamente con le debite proporzioni 1 a 1000, e da più di un decennio devo “combattere” contro oscuramenti di siti, richieste di carta d’ identità italiana per poter giocare e altre mille problematiche.
Mi domando se sia normale che un sammarinese residente a San Marino si debba preoccupare della AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato).
Non so a San Marino in quanti abbiano gli stessi miei problemi ma proprio non posso accettare (questione di DNA) il fatto di far arricchire lo stato italiano con le mie giocate, dal momento che sono uno straniero per l’ Italia, uno straniero che gioca su siti stranieri. Arrivano le domande.
Perchè Malta e tanti altri paesi hanno centinaia di società che aprono siti di scommesse e gioco on line e a San Marino nulla? Se accadesse son convinto che la AAMS oscurerebbe il sito dopo un giorno. Abbiamo a malapena internet, è questo il problema?
Il popolo sammarinese sembra diviso sulla possibilità di aprire o meno un casino a RSM. E cosa ne penserebbe di casino on line? Probabilmente idem: attirano la malavita e servono per riciclare denaro. Mi pare giusto…lasciamo che l’ Italia lavi da sola i propri panni sporchi dal momento che pressochè il 100% dei malavitosi e dei riciclatori che hanno operato su RSM sono italiani.
Ultime domande ma purtroppo a questi quesiti temo di avere già le risposte: perchè le nostre tabaccherie hanno tutti quei “prodotti italiani” Gratta e Vinci, Superenalotto ecc?
San Marino incassa qualcosa da queste vendite?
E se San Marino organizzasse delle lotterie di questo genere, i tabaccai italiani potrebbero vendere i Gratta e Vinci sammarinesi?
E lo stato italiano lo permetterebbe senza reclamare un euro? Mah…
Avv. Alessadro Olei

 

 

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