Durante la seduta notturna del Consiglio di lunedì è stato nominato il nuovo Dirigente dell’ufficio Centrale di Collegamento, ufficio designato quale autorità competente per implementare e dare seguito alla collaborazione amministrativa e lo scambio di informazioni in materia fiscale, conformemente agli accordi internazionali in vigore fra la Repubblica di San Marino e gli altri Stati e Giurisdizioni.
Alla guida dell’avv. Lucio Leopoldo Daniele succederà quella di Davide Gasperoni. Sulla nomina le posizioni di maggioranza e alcune forze di opposizione sono apparse però da subito inconciliabili. Ad aprire il dibattito è stato il capogruppo del Ps Alessandro Mancini che ha detto “Anzitutto voglio ringraziare l’avv. Daniele per aver fatto diventare il Clo, grazie alle sue capacità e alla sua esperienza, un punto di riferimento e un fiore all’occhiello. Nessun problema poi con Davide Gasperoni, persona indubbiamente capace, mi domando però perché in perfetta coincidenza con lo sbandieramento di bandi internazionali per questo o quel posto, il governo abbia proceduto ad una nomina chiave senza prendere in considerazione una rosa di nomi sfruttando l’opportunità di una selezione. Per tale ragione il partito socialista non prenderà parte alle votazioni”.
Più duro il Consigliere del Pdcs Teodoro Lonfernini “Le cose che mi accingo a dire le ho già condivise con il dott. Davide Gasperoni per il quale nutro una grandissima stima, egli è persona conosciuta per essere stato capace di svolgere benissimo il proprio ruolo in qualsiasi posto nella PA. Però sapere che si è deciso di nominarlo alla guida del Clo mi ha indubbiamente sorpreso. Abbiamo appreso di questa nomina con una banale comunicazione senza che ci sia stata prima una condivisione. Mi chiedo se no non si potesse fare una relazione preparatoria. Che cosa ci sarebbe voluto? Il Clo del resto non è del governo, è una risorsa del Paese. In questo modo invece Davide Gasperoni parte con un piccolo difetto, il fatto di non essere stato nominato all’unanimità come il ruolo che andrà a ricoprire avrebbe richiesto. C’è poi da dire che il Segretario nella sua comunicazione ha voluto precisare una cosa ovvia e cioè il fatto che quando Gasperoni assumerà l’incarico di direttore del Clo lascerà quello di dirigente dell’ifficio finanze perché si tratta di due ruoli incompatibili. Ma c’è un altro aspetto che il Segretario non ha trattato e che invece meritava un approfondimento, quando Gasperoni sarà a capo del Clo si dimetterà dal suo ruolo di presidente di Rtv? E ancora. Perché no ad oggi ha ricoperto il ruolo di capo dell’ufficio finanze pur essendo presidente della tv partecipata dallo Stato? I due ruoli sono parimenti incompatibili tra loro perché chi eroga il finanziamento è anche colui che lo riceve. Vigilato e vigilante coincidono. Per queste ragioni non prenderemo parte al voto”.
La RepubblicaSM