(…) Il Consiglio direttivo di Banca Centrale è già convocato per domani per decidere il da farsi. Intanto nell’ambito dell’indagine, che rappresenta un nuovo filone della maxi inchiesta sul “conto Mazzini”, si apprende che sono state compiute nuove acquisizioni di documenti, sia in uffici pubblici, ma anche in almeno un istituto di credito.
Ampia documentazione che sarà vagliata dagli inquirenti nei prossimi giorni.
A coordinare il pool di giudici titolari dell’inchiesta, il Commissario della Legge Alberto Buriani, che quasi sicuramente interrogherà nei prossimi giorni sia Giannini, sia Vivoli.
Da quanto si apprende, ma il condizionale è d’obbligo in questi casi, i due dirigenti di Bcsm non sarebbero i soli al centro della nuova inchiesta, che vedrebbe a vario titolo coinvolte anche altre persone e che è destinata, stando alle carte in possesso della magistratura e acquisite anche di recente, ad allargarsi.
Lo stesso Giannini, contattato dall’agenzia ‘’Dire’’, ha poi confermato le dimissioni, specificando che sono limitate al coordinamento e non al suo ruolo di direttore di via del Voltone.
Giannini e Vivoli, che resta capo del Dipartimento di Vigilanza, avevano già lasciato il coordinamento di vigilanza il 25 aprile scorso, per poi ritornare sui propri passi il 20 maggio. Una decisione che, per entrambi, è cambiata nuovamente ieri.
