San Marino. Banca Centrale, oggi l’esito della riunione del consiglio direttivo sulle nuove dimissioni di Giannini e Vivoli

banca centraleI due, destinatari di un avviso di garanzia, saranno di nuovo ascoltati dai magistrati.

C’è grande ansia e inquietudine sul Titano in seguito alle dimissioni dei due alti dirigenti di Banca Centrale, Mario Giannini e Andrea Vivoli.

I due hanno ricevuto una comunicazione giudiziaria in cui la magistratura li ha informati di aver aperto un’indagine sul loro conto.

Oggi tale vicenda approderà nel consiglio direttivo di Banca Centrale, che dovrà pronunciarsi sulle dimissioni presentate da Giannini e Vivoli.

La faccenda è molto delicata ed è difficile prevedere quali sviluppi potrebbe riservare, riporta Rtv sul proprio sito web. In primo luogo si deve capire che cosa la magistratura contesti nello specifico ai due dirigenti. Secondo le prime informazioni, la contestazione riguarderebbe la mancata segnalazione di operazioni sospette all’Agenzia di informazione finanziaria, come quella dell’uomo d’affari ungherese, che aveva in progetto di trasferire a San Marino sei miliardi di dollari.

Un affare che alla fine non si è mai concretizzato ma, secondo i giudici, l’ente di vigilanza aveva il dovere di segnalare immediatamente il caso alle autorità competenti, perché potessero verificare se si trattasse o no di un caso di riciclaggio. Stando però alle voci che circolano in Repubblica potrebbe emergere dell’altro: tutto starebbe nelle carte sequestrate in via del Voltone il 10 settembre scorso, quando commissari della legge, Alberto Buriani e Simon Luca Morsiani, i quali stanno indagando sulle vicende del Conto Mazzini ma più in generale sull’intreccio fra politica e affari, si sono presentati negli uffici di Banca Centrale per procedere all’acquisizione di numerosi documenti.

Pochi giorni dopo sono stati convocati in tribunale il presidente Renato Clarizia e il direttore Mario Giannini, sentiti dai giudici del pool come persone informate dei fatti, e successivamente gli ispettori Andrea Vivoli e Francesco Ielpo, sempre per lo stesso motivo. In questo momento la svolta degli avvisi di garanzia e delle dimissioni danno vita ad una nuova situazione, che potrebbe aggravarsi ulteriormente nel caso in cui il tribunale dovesse decidere per il rinvio a giudizio.

Nei prossimi giorni Giannini e Vivoli saranno nuovamente convocati dai magistrati per un nuovo colloquio. Anche la politica si starebbe interrogando sul da farsi e la maggioranza si starebbe ponendo il problema verificando una serie di soluzioni possibili, fra le quali la sostituzione anticipata negli incarichi in scadenza.

Per ora nessuno commenta perché si attende l’esito della riunione del consiglio direttivo di Banca Centrale, convocata per questa mattina. La Serenissima