Da BANCA CENTRALE stop all’acquisizione di BANCA DI SAN MARINO da parte di un gruppo estero

 Colpo di scena nel panorama finanziario sammarinese. La Banca Centrale ha bloccato l’acquisizione della maggioranza di Banca di San Marino da parte di un gruppo estero. La decisione, comunicata oggi al termine di una complessa istruttoria, si fonda su “criteri prudenziali e di vigilanza” e, soprattutto, sulla non idoneità reputazionale dei potenziali acquirenti.

Filiale Banca di San Marino di Faetano

La notizia è stata ufficializzata in un comunicato stampa diffuso dalla stessa Banca Centrale, che ha messo la parola fine all’istanza presentata dal gruppo straniero. L’esito negativo, si legge nella nota, è maturato “alla luce del complesso delle informazioni acquisite anche grazie alla cooperazione nazionale e internazionale con altre Autorità e Istituzioni”. Un’indagine approfondita che ha portato il Coordinamento della Vigilanza a non concedere l’autorizzazione, in coerenza con le migliori prassi internazionali in materia di reputational suitability.

Dal Titano arriva subito una rassicurazione forte e chiara: la decisione non ha alcun impatto sull’operatività di Banca di San Marino. “Il provvedimento assunto”, precisa la Banca Centrale, “non ha alcun impatto sull’operatività dell’Istituto, riguardando esclusivamente i soggetti interessati ad acquisire una partecipazione di controllo”. L’istituto di credito prosegue regolarmente la sua attività a sostegno di famiglie e imprese, opera nel pieno rispetto dei requisiti di liquidità e non sarà oggetto di alcun tipo di provvedimento. Il percorso di rafforzamento tecnico della banca, già avviato da tempo, prosegue secondo le tempistiche concordate.

Per prevenire speculazioni e fughe di notizie dannose, la Banca Centrale ha inoltre lanciato un avvertimento esplicito: attiverà ogni possibile azione legale nei confronti di chiunque diffonda messaggi o notizie che mettano in dubbio la stabilità e la continuità aziendale di Banca di San Marino, citando l’articolo 37 della Legge sulle Imprese e sui Servizi Finanziari. La decisione, dunque, chiude la porta ai nuovi aspiranti soci ma, al contempo, mira a rafforzare la percezione di stabilità del sistema, con l’Autorità di Vigilanza che riafferma il proprio inflessibile ruolo di garante.

Leggi il comunicato integrale di Banca Centrale: 251024_Comunicato Stampa