A breve ci potrebbero essere seri problemi occupazionali per i dipendenti di BANCA DI SAN MARINO, storica banca della Repubblica del Titano.
Secondo quanto ci riferiscono le nostre fonti Banca di San Marino sta attraversando enormi problemi di bilancio probabilmente dovuti sia alla situazione contingente di forte stagnazione economica, a delle perdite in investimenti in Italia di diversi milioni di euro, alla presenza di titoli con un valore notevolmente più alto rispetto a quello di mercato (quelli tipo Argentina) e forse anche al fatto che ha ancora in pancia tantissimi immobili – lascito della gestione Leasing – che sono ancora da svalutare.
Tutte queste situazioni avrebbero portato la direzione della banca a richiedere il prepensionamento dei dipendenti più anziani, attraverso il contratto di solidarietà, ma di questi sembra che nessuno abbia accettato.
Non accettando tali prepensionamenti, la soluzione tampone – anche se probabilmente inefficace – potrebbe essere quella di decurtare lo stipendio del 15% per tre mesi a tutti i dipendenti. Questi lavorerebbero di meno (uscirebbero alle 16 ogni giorno) per poi avere uno stipendio più leggero a fine mese.
Se anche questa situazione provvisoria non dovesse essere accettata, sembra che la Direzione voglia prendere in seria considerazione la possibilità di licenziare una trentina di persone.
Proprio per questo i dipendenti si sono riuniti giovedì scorso per discutere questi gravi problemi in assemblea sindacale in CSU. I dipendenti, da quello che ci è dato sapere, hanno puntato il dito contro una gestione dissennata della banca e sugli sprechi che in tanti anni sono stati perpetrati, secondo loro.
Nei prossimi giorni è prevista un’altra assemblea sindacale dei dipendenti per dare una risposta alla direzione. Probabilmente si sceglierà l’ipotesi della riduzione dello stipendio, per tutti i dipendenti, del 15% per tre o più mesi con meno ore retribuite.
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