Si chiama ‘veicolo di sistema’ la soluzione al problema dei Non performing loans degli istituti di credito di San Marino proposto dal Pdcs. Niente a che vedere con la bad bank pubblica ventilata dalla segreteria alle Finanze e dalla maggioranza, sottolineano il segretario Gian Carlo Venturini, il capogruppo Alessandro Cardelli e il consigliere Marco Gatti che oggi, dalla sede del partito, presentano la loro proposta alla stampa, con tanto di diapositive e dati economici. Per porre fine allo stato attuale di “confusione” nella gestione di recupero degli Npl da parte delle banche sammarinesi, il Pdcs suggerisce quindi “una soluzione con cui banche possono spogliarsi di questi crediti non performanti- chiarisce Gatti- il veicolo che proponiamo deve rispondere a determinati requisiti”. Il consigliere li elenca in modo dettagliato: deve essere istituito per legge, la proprieta’ per almeno il 51% sia dello Stato, i titoli che andra’ emettere devono essere ponderati a zero, in modo da liberare risorse per l’impiego delle banche. E ancora: il veicolo dovra’ emettere classi di titolo verso la banca da cui acquista Npl, “titoli- precisa- che non devono essere garantiti dallo Stato e che saranno rimborsati a ragione del recupero che si fara’”. Le finalita’ del nuovo strumento saranno quindi di “curare l’incasso dei crediti e gestire il patrimonio immobiliare delle banche”. Diversi i vantaggi rispetto altre soluzioni ipotizzate: “Le perdite non sono anticipate- chiarisce Gatti- il credito dovra’ garantire ponderazione zero dei titoli e cio’ destinera’ piu’ risorse per gli impieghi, giovani laureati potranno occuparsi di recupero crediti per questo veicolo che potra’ diventare poi una struttura specializzate per offrire il servizio anche a terzi”. Gatti sottolinea l’importanza che il veicolo sia a maggioranza pubblica, “dal 51% o anche il 100% e’ irrilevante”.
Ma aggiunge che “se nella compagine sociale vogliamo fare una proposta a un istituto che si occupa di recupero crediti a livello internazionale, per giungere a una compagine mista, puo’ essere un valore aggiunto”. L’idea del veicolo di gestione e’ pensata in particolare per Cassa di Risparmio, istituto che ha la maggioranza degli Npl in pancia al sistema bancario sammarinese a causa dei crediti “Delta”. I rappresentanti del Pdcs presentano schemi con i dati dei bilanci dell’istituto dal 2009 alle ultime due versioni del 2016 (il pre-bilancio e quello non ancora approvato), focalizzando l’attenzione sull’esposizione e sull’andamento degli incassi ‘Delta’: “Oggi si e’ incassato gia’ 1,1 miliardi- sottolinea Gatti- non sono crediti che valgono zero”. Quindi, il veicolo di sistema, “scorporando Delta, riporterebbe utili a Cassa di Risparmio”, assicura il consigliere. Dati alla mano, Gatti chiarisce che il trasferimento degli Npl di Delta al Veicolo “consentirebbe di liberare per l’impiego almeno i 400 mln di euro, che al tasso del 3% consentirebbe ricavi per 12 mln dieuro portando subito in attivo Carisp senza comprimere ulteriomente la struttura”, come invece previsto dagli scenari proposti dalla precedente governance di Carisp, su suggerimento del Fmi. La proposta sara’ discussa al tavolo di lavoro avviato con opposizioni, sindacati e categorie per trovare soluzioni alle criticita’ del sistema bancario, assicura Venturini. “Le soluzioni ci sono- puntualizza- basta ragionare insieme con i soggetti deputati a definire una proposta sostenibile in questo momento storico, nella nostra realta’”. Cassa di risparmio e’ infatti “la banca dei sammarinesi- prosegue- tutti dobbiamo operare per salvaguardarla”. Anche Cardelli sottolinea la portata della proposta: “Vogliamo soluzioni che non incidano negativamente sul Paese- puntualizza- se Bcsm gestisce i recuperi Delta come ha fatto per il commissariamento Asset, non possiamo non preoccuparci. Infine, Gatti auspica ci sia la possibilita’ di mettersi al tavolo anche con il governo “per capire se il loro progetto e’ vicino o distante dal nostro”. (Cri/Dire)