Come ripeto spesso l’Italia è un Paese molto strano, dove si dice tutto e si fa poi il contrario di tutto. Prima della pandemia il mantra era il “green”. Tutto “green”, persino i calzetti. A San Marino, per dire, c’è chi preso da questa corsa frenetica all’integralismo ambientalista si era pure messo a fare le targhe di colore verde. Ma come accade in questi casi, mentre da un lato si lanciavano iniziative mediatiche, dal lato pratico si ammazzavano decine di alberi. In fondo il Titano è solo uno specchio dell’Italia. Fosse una enclave della Germania, parleremmo d’altro. Dicevamo dell’Italia e delle battaglie ambientaliste di facciata. Vi ricordare la guerra (doverosa) alla plastica? E ora? Mascherine ovunque, guanti che svolazzano manco fossero dei passerotti. Avete più sentito qualcuno lamentarsi e fare qualcosa di concreto? La piccola Greta che fine ha fatto? Le sue idee? I buoni propositi? Seppelliti nel nome della guerra (doverosa pure questa) al Covid. Esatto. Quando qualcuno si azzarda anche solo a pensare che siamo passati da un estremo all’altro – dall’ecologismo spinto, al lassismo più totale – viene immediatamente zittito: “Ma che dici? Non vedi che siamo in piena pandemia?”. Come se l’inquinamento di fiumi, mari e falde non ammazzasse la gente. Ma tant’è. Il livello più alto di ipocrisia e forse anche di stupidità lo si raggiunge però con i blocchi del traffico. Ebbene sì. Il primo indiziato del moltiplicarsi dei numeri di contagiati da coronavirus come ricorderanno i lettori fu individuato nel trasporto pubblico. Allo stesso ministro all’istruzione Azzolina venne contestato di avere sprecato camion di euro per i nuovi banchi (sic!), senza avere previsto un potenziamento di autobus per gli studenti. Stesso discorso ovviamente vale per pendolari e lavoratori. Che ti combinano allora i vari Comuni? Il blocco degli Euro 4! Eh sì, perché aumentano le polveri sottili in certi giorni e qualcosina si dovrà pure fare. Ma cari signori, come pensate che circoleranno la maggior parte dei poveracci a cui viene “bloccata” l’auto? Indovinato! Insomma, deroghe per tutto, plastica a go-go, ma le macchine proprio no, lì non si transige. Meglio starsene tutti belli stretti sui mezzi pubblici, prendersi il Covid, e poi farci la nostra bella quarantena se va bene nel lettuccio, altrimenti occupando l’ennesimo posto in terapia intensiva. Naturalmente questo è solo un piccolissimo esempio di come i politici siano costantemente lontani dalla realtà, dal mondo vero, dalle difficoltà concrete che ogni individuo normale affronta quotidianamente. Sapete che dovete fare? Compratevi un’auto nuova! Dai che tanto ci sono gli incentivi! Non avete lavoro? Lo avete perso? La banca non vi presta nulla perché non potete dare garanzie? Pazienza, non è che la politica può avere una risposta per tutto…
David Oddone