Siamo nella società dell’apparire. Apparire diventa più importante che essere. Meglio apparire intelligente, pure essendo uno stupido, che essere un cervellone per davvero, ma magari passare inosservato. E’ la società di internet, delle copertine patinate. Dove anche le parole perdono significato, visto che basta un titolo di giornale per diventare eroe, mentre quelli veri fanno il proprio dovere senza salire alla ribalta delle cronache.
Il governo e i suoi giannizzeri (termine non utilizzato a caso) sono perfettamente integrati in tale contesto. A sentire loro ad esempio la politica estera non è mai stata tanto positiva! In poco tempo sono venuti qui Moavero e Lavrov.
Poco importa poi se c’è il caso targhe e di concreto con la Russia non si vede nulla. Ci sono le foto, basta quello. Prendi ancora l’ecologia, che ora va tanto di moda. Anche in questo caso di concreto ci sono gli alberi abbattuti. Però abbiamo le targhe verdi! E foto bellissime per i media. Si potrebbe andare avanti così per ogni settore.
Pensiamo alla sanità: fuga di medici, ma ospitiamo qui il numero uno dell’Oms. In concreto va tutto a rotoli, ma avremo – ancora una volta – foto e titoloni, dopo cotanta visita.
Non parliamo dell’economia: c’è persino chi continua a raccontarla, chi vuole darci a bere che oggi siamo trasparenti, che c’è una discontinuità col passato. Ma i fatti? Quelli dicono che i correntisti ancora una volta non possono accedere ai propri risparmi. Ancora, ci dicono che ora è più facile aprire aziende ed assumere: e giù foto sui social. Ma da qui c’è il fuggi-fuggi generale, i soldi escono e ad essere assunti sono i frontalieri.
A parole insomma questo governo è il migliore che la storia della Repubblica ricordi. E se per ogni “panzana” che questi signori ci rifilano quotidianamente guadagnassimo un euro, probabilmente potremmo evitare di fare il debito pubblico e tagliare stipendi e pensioni.
Ma la cosa che dovrebbe provocare più rabbia è quella di volerci fare passare tutti quanti per scemi, come se non ci accorgessimo delle cose. E come se lasciando passare i giorni o le settimane ci scordassimo della cricca, di Confuorti, del caso titoli e di tutto il resto. Cari lettori: Dopo due anni e mezzo, e mezza legislatura passata, questi sono i fatti.
Nella speranza che terminati questi anni bui, di certi personaggi non restino più nemmeno le foto…
La RepubblicaSM