Dopo mesi di si dice e di polemiche emergono con chiarezza gli emolumenti dei nuovi vertici di Banca centrale. A fornire i dati è il segretario di Stato alle Finanze Gian Carlo Capicchioni rispondendo all’interpellanza dei consiglieri di Rete e Movimento democratico.
“Il compenso del Presidente di Banca Centrale Wafik Grais – scrive il segretario – è di euro 150.000 lordi annui, versati allo stesso mensilmente, comprensivi di benefit; al Presidente non sono riconosciuti rimborsi spese; è fornito allo stesso l’utilizzo dell’abitazione e dell’autovettura esclusivamente per uso aziendale; si precisa che sia l’autovettura
che l’abitazione rimangono nella disponibilità della Bcsm e sono solo temporaneamente e per fini professionali state messe a disposizione del Presidente”.
A questo si aggiungono i 66 mila euro lordi concessi per la aggiuntiva carica di Presidente della Fondazione Banca Centrale.
Invece il compenso lordo di Lorenzo Savorelli Direttore generale di Banca Centrale “corrisponde a quanto stabilito dall’articolo 16 della legge 160/2015, ossia euro 300.000 lordi annui – scrive Capicchioni – versati allo stesso mensilmente, comprensivi di benefit; al Direttore generale non sono riconosciuti rimborsi spese; è fornito allo stesso l’utilizzo dell’abitazione e dell’autovettura esclusivamente per uso aziendale; si precisa che sia l’autovettura che l’abitazione rimangono nella disponibilità della Bcsm e sono solo temporaneamente e per fini professionali state messe a disposizione del Direttore”.
Su molti altri punti dell’interpellanza invece Capicchioni ha glissato, sottolineando che le richieste non rientrano tra gli argomenti di cui il governo può fornire informazioni attraverso questo strumento.
La Tribuna
