San Marino. Belluzzi: “Noi le abbiamo provate tutte”. Zeppa: “Non c’è più senso civico, non ci si scandalizza più di nulla. E’ questo che fa paura”

“CONSIGLIO GRANDE E GENERALE? UN TEATRO”!

Iro Belluzzi (Psd): “Ogni cosa era già scritta e noi non abbiamo potuto far nulla. La questione degli Npl non è l’unica ad aver prodotto danni irreversibili. E’ soltanto uno scenario che si ripete”.

Gian Matteo Zeppa (Rete): “Non c’è più senso civico, non ci si scandalizza più di nulla. E’ questo che fa paura”

La mancata risposta alla chiamata delle forze di opposizione degli ultimi tempi è stato forse un modo per i sammarinesi di tenersi lontani da quella realtà raccapricciante che ormai tutti accettiamo come ovvietà senza rimedio. Lo ha ben detto il capogruppo di Rete Gian Matteo Zeppa uno dei relatori che lunedì sera ha preso parte al partecipato incontro organizzato da tutte le opposizioni. “Non c’è più senso civico, non ci si scandalizza più di nulla. E’ questo che fa paura. C’è da parte nostra una gran preoccupazione perché prima che essere politici siamo cittadini di questo Paese. Noi le abbiamo provate tutte: abbiamo fatto l’Aventino ma poi ci hanno detto di tornare in aula, abbiamo rallentato i lavori e ci è stato fatto notare che così avremmo gravato sui conti pubblici, abbiamo fatto proposte e presentato emendamenti ma tutti sono stati bocciati.

Il Consiglio è diventato un teatro, la maggioranza fa passare tutto con i suoi 33 voti e noi abbiamo i nostri 25, ora 26. Il Ccr aperto alle opposizioni era uno spettacolo, serviva da contorno e infatti mercoledì ce ne sarà un altro e noi non siamo stati invitati. Durante la commissione finanze che doveva dare il via libera alla svendita si è avuta la prova di come fosse solo una finzione, tutto era già stato stabilito, a seguire c’era il cda e l’assemblea di Carisp e c’era una gran fretta, il presidente di Cassa infatti girava con giubbotto e valigetta ventiquattrore”.

Dello stesso avviso il consigliere del Psd Iro Belluzzi che ha detto “Tutto era già scritto e noi non abbiamo potuto far nulla. La questione degli Npl non è l’unica ad aver prodotto danni irreversibili. E’ soltanto uno scenario che si ripete. Anche con Asset le cose sono andate avanti sotto i nostri stessi occhi. Ha fatto tutto Bcsm con l’avallo della politica che non ha sbagliato un nomina. Noi abbiamo denunciato ma al nostro appello non ci sono state risposte né da parte dei cittadini né da parte del sindacato che è stato latitante. Solo gli industriali si sono mossi perché hanno capito che si metteva in discussione il diritto sacrosanto della proprietà privata”.

La RepubblicaSM