Tura (Cdls): “Il comparto produttivo e? in forte crisi, per rilanciare il Paese e? necessario ripartire da qui”.
Oggi e? Ferragosto, l’estate sta finendo e un senso di melanconia pervade le strade semi-deserte del monte Titano. Ma a preoccupare non e? solo un calo drastico dei flussi turistici e la querelle di mezza estate sulla navetta per i turisti, piu? conosciuta come “trenino della discordia”, ma il fatto che, come segnalato dalle associazioni sindacali, da inizio anno ad oggi sono venuti a mancare ben 500 posti di lavoro e i disoccupati hanno raggiunto quasi quota 1500.
Mese dopo mese, infatti, le aziende continuano a chiudere e quelle che non abbassano la saracinesca sono in grave difficolta?, tanto che non sono poche le ditte che faticano a pagare gli stipendi ai propri dipendenti e in alcuni casi, o ritardano di diversi mesi il pagamento o non li pagano affatto, con il risultato che molte famiglie stentano ad arrivare a fine mese e decine di giovani emigrano all’estero in cerca di fortuna.
Le ultime due aziende che hanno chiuso – come abbiamo scritto nei giorni scorsi – sono la Karnak e la Titan Saces.
A fronte di tale situazione, ieri su queste pagine, il segretario di Stato Iro Belluzzi, preoccupato per la gravi situazione occupazionale in cui versa il Titano, ha fatto una sorta di mea culpa, strigliando anche i suoi colleghi di Governo ad accelerare i tempi per concretizzare quelle riforme necessarie al rilancio economico del Paese. Oltre al dato impietoso dei 500 nuovi disoccupati dall’inizio dell’anno a oggi, Belluzzi, pero?, ha anche rivelato che dall’autunno apriranno sul Titano due nuove aziende nel settore metalmeccanico, una delle quali una multinazionale estera, specializzata nell’alta tecnologia.
Le due nuove aziende porteranno sul Titano quasi un centinaio di posti di lavoro. Molti sono stati i proclami riguardo al suddetto argomento negli ultimi mesi, ma poco o nulla ancora si e? concretizzato e il polo del lusso, sempre che venga costruito, dara? i suoi frutti fra due anni, mentre di posti di lavoro c’e? bisogno oggi.
I sindacati, dal canto loro, prendono atto, ma con riserva, delle rassicurazioni di Belluzzi, anche se gli difficile pensare positivo a fronte dei 500 posti di lavoro persi nei primi 7 mesi dell’anno.
Giuliano Tamagnini (segretario generale Csdl) afferma: “Noi chiediamo ormai da anni quali siano
i progetti di sviluppo che il Paese intende dotarsi, ci vuole un proget- to dal quale ripartire, progetto pero? che questo Governo ancora non ha”.
Marco Tura (segretario generale Cdls) sottolinea un aspetto non trascurabile della questione: “Noi abbiamo un problema: il comparto produttivo e? in forte crisi, dobbiamo concentrare i nostri sforzi nel settore produttivo, l’unico in grado di rendere forte il Paese”.
Infine, Francesco Biordi (segretario generale Usl) si dice molto preoccupato per tutto quello che sta accadendo “e per tutto quello che ancora il governo non ha fatto: decreti incentivi e riforma tributaria dovevano gia? essere messi in atto da tempo”. E conclude con un proposta: “Dovremmo ripensare l’economia attraverso asset diversi, come investire nei servizi e nelle infrastrutture e soprattutto nella certezza del diritto”.
Francesco De Luigi, La Tribuna