San Marino un bene comune che si rivela sempre di più bene privato …. di Salvatore Occhiuto

san marino pianelloUn concetto abbastanza fumoso e veramente complesso l’ordinaria amministrazione in quanto ad ogni latitudine del globo terracqueo viene interpretato a propria discrezione dai cosiddetti governi in esercizio. Sovente sono decretate nomine di ambasciatori, vertici delle forze armate, giudici costituzionali durante tale periodo anche se tale designazione sarebbe esclusiva prerogativa di un governo nei pieni poteri. Una prassi discutibile ma oramai mutuata. Improvvido, inusitato, intempestivo invece firmare accordi che comportano un ingente esborso delle finanze statali in relazioni ad eventi che non riescono neppure ad assolvere all’inderogabile vetrina mediatica che nei tempi attuali risulta indifferibile. Rinnovare il Gp sul circuito “Santa Monica” di Misano è un’azione dissennata perchè il Motomondiale, diversamente dai tempi passati, non genera alcun ritorno di natura economica sul territorio. La denominazione Repubblica di San Marino viene indecorosamente strumentalizzata come quando nel 1981-82 si disputava a Digione il Gp F1 di Svizzera, vietando le normative vigenti gare motoristiche nella Confederazione. Una volta esistevano Segretari di Stato con una visione strategica, oggi al contrario ci sono omologhi a caccia di selfie di corridoio e foto sui social network scevri tuttavia dell’imprescindibile competenza in materia. Escludere poi la stampa dal contesto evidenzia soprattutto la celata consapevolezza di procedere ad un atto finalizzato esclusivamente a scopi elettorali. Ennesima ragione a novembre per mandare a casa un governo indegno delle istituzioni che pensa o declama di rappresentare. La vera San Marino, la vera politica, il vero sistema paese hanno diritto ad un governo che esprima un’autorità con autorevolezza, una qualità che può essere espressa solamente da persone libere, oneste, coerenti.

Salvatore Occhiuto